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Coronavirus, Venturi: “E’ ora di fare uscire i bimbi”. Bonaccini: “Bar e ristoranti ancora chiusi”

“I bambini? Sono quelli che fanno più fatica a stare in casa. A quell’età giocare è la cosa principale e quindi sarebbe giusto iniziare a pensare e a progettare una bella passeggiata anche con i bambini”. A parlare è il commissario ad acta per l’emergenza coronavirus Sergio Venturi, che ha di fatto aperto ad un allargamento delle maglie in materia di uscita da casa con i piccoli al seguito.

Delle uscite con i bambini se ne era già parlato in precedenza quando una circolare del Viminale aveva precisato che non era affatto vietato uscire dalla propria abitazione con i figli ma al contempo veniva specificato che la “passeggiata” poteva protrarsi nei limiti consentiti dal decreto e quini i “soliti” 200 metri entro il raggio della propria abitazione. In questo caso Venturi, parlando durante la sua consueta diretta Facebook pomeridiana ha chiesto un intervento meno restrittivo.

“Quelli che fanno più fatica oggi sono i bambini – ha poi aggiunto  il commissario – non quelli che vanno fuori col cane o a fare la spesa. Oggi si portano fuori i cani: sarebbe utile progettare rapidamente una bella passeggiata anche coi bambini. Se la meritano”. Poi ha aggiunto, col sorriso: “Suggerisco anche ai nonni, visto che spesso i bambini stanno in casa anche per salvare loro, magari di fare un bel regalo ai propri nipoti, perché stanno facendo un sacrificio per tutelare anche la salute dei loro nonni”.

Tempi ancora lontani invece per concedere deroghe a bar e ristoranti. E in questo caso a parlare è stato il Presidente della Regione Stefano Bonaccini.

“Bisogna cercare di decidere alcune filiere piuttosto che altre perché ad esempio ciò che crea assembramenti a mio parere va evitato“, ha sottolineato Bonaccini. “Non mi sentirei mai di riaprire tra pochi giorni, anche se il Governo lo decidesse, i ristoranti e i bar”.

Il modello per la fase 2 è la Granarolo. “Una grande impresa – la cita Bonaccini – che ha 2.000 dipendenti sparsi in tutta Italia, non ha mai chiuso e ha avuto casi” di infezioni da Covid-19 “che si contano sulle dita di una mano”.

(AGENZIA DIRE)

 

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