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Coronavirus, Venturi e Bonaccini: “In arrivo test sierologici a tappeto a Piacenza e a Rimini”

“L’epidemia è in decisa fase calante. Questi dati rassicurano all’indomani dell’ingresso nella Fase 2 e aprono il cuore. Solo 100 casi accertati nelle ultime ore un minimo assoluto da tempo“. Con queste parole Sergio Venturi, nel giorno in cui ha reso nota la decisione di lasciare l’incarico di commissario ad acta per l’emergenza in Regione ha commentato l’andamento dell’epidemia in Emilia Romagna.

Il Commissario era intervenuto sul tema dei test sierologici e dei tamponi questa mattina in assemblea regionale: “Siamo partiti con 2 mila tamponi al giorno, arrivando poi a 5 mila l’obiettivo è quello di raggiungere, entro quindici giorni, quota 10 mila. Anche i test sierologici stanno aumentando”. Sulla diffusione del virus ha ribadito la necessità di spegnere da subito i focolai, “con particolare attenzione alle famiglie con positivi e alle strutture che ospitano anziani (che non erano pronte ad affrontare l’epidemia)”. Infine, sulle cure al plasma ha spiegato che “l’Emilia-Romagna da anni fa ricerca sul plasma, stiamo predisponendo un protocollo, ma abbiamo bisogno di sicurezza, in quanto sono troppo pochi i casi trattati in Lombardia (solo 21 ndr)”.

Venturi ha poi ribadito che nelle prossime settimane saranno effettuati in Emilia Romanga 10.000 tamponi. A Torre Pedrera di Rimini è stata inoltre allestita una tenda per il Pretriage.

Sulla decisione di lasciare l’incarico Venturi ha ringraziato il Presidente della Regione “per avermi dato la possibilità e la fiducia concessa da Bonaccini. Sono orgoglioso di essere emiliano – romagnolo“. Il Presidente ha d’altra parte ribadito la stima e la fiducia incassata dal commissario uscente dalla giunta ma anche da tutte le forze politiche in via assolutamente trasversale.

Buona parte della diretta di oggi ha visto protagonista il Presidente Bonaccini. Che ha annunciato che nei prossimi giorni sarà stilata e annunciata una lista di laboratori in cui i cittadini potranno essere sottoposti ai test seriologici. “Che a Piacenza e a Rimini saranno effettuati a tappeto“, ha spiegato proprio il governatore.

I decessi sono sempre troppi – ha detto il governatore – questa terra, come dopo la guerra, come dopo il terremoto si è sempre rialzata. In questa Regione ci si lamenta sempre poco e ci si rimbocca sempre le maniche. Rimarrà sempre il ricordo delle vittime e del dolore dei loro familiari”.

“I dati positivi di oggi ci danno fiducia, dimostrano come da un lato c’è stato lo straordinario lavoro dei professionisti dell’Emilia Romagna. Sia i medici che gli infermieri che gli agenti delle Forze dell’ordine mettendo spesso a rischio e a repentaglio la loro vita per tutelare quella degli altri”.

Bonaccini è poi intervenuto sul tema delle restrizioni. “I sacrifici che abbiamo chiesto a donne, uomini, ragazzi e ragazze, bambini e bambine hanno pagato. Le restrizioni e i distanziamenti rimarranno, non abbiamo infatti ancora il vaccino per uccidere definitivamente il coronavirus. Ovvio che ci saranno ulteriori e graduali allargamenti delle maglie. Forse già domani avremo qualche restrizione in meno”.

Nella diretta il presidente ha poi ribadito che il contributo di 65 milioni di euro annunciato dalla Regione per tutto il personale medico e sanitario è stato confermato e che i soldi saranno preso distribuiti.  Con una novità: “Daremo un contributo anche agli specializzandi per il loro contributo alla causa”.

Bonaccini ha poi speso parole anche sul tema del turismo. “Siamo consapevoli delle sofferenze del settore del turismo. Dai locali, ai bar e alle discoteche. Potrebbero riaprire prima di quel che si pensi ma dobbiamo aspettare che i numeri bassi attuali si consolidino.  Ricordiamoci però che se quella curva epidemiologica ci troveremo invece a dover chiudere anche quelle attività che abbiamo riaperto. Bisogna tenere duro per arrivare alla fase della rinascita ovvero la fase 3.  Anche perchè gli investimenti, il famoso “bazooka”  saranno superiori a 14 miliardi“.

 

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