Rivolgendo i suoi auguri alla platea del social network, l’ex assessore regionale alla Salute, Sergio Venturi, sottolinea come “abbiamo trascorso ormai dieci mesi dall’inizio della pandemia, molte cose sono passate, tanto tristi, quelli che non ci sono più…
E molte cose sono accadute, di segno opposto, ne cito due importanti: la messa a disposizione di almeno due vaccini al momento e altri che arriveranno; e la produzione dei famosi anticorpi monoclonali. Vaccini per la prevenzione e anticorpi per la cura. Due elementi che insieme cambieranno la storia di questa malattia. Abbiamo ancora mesi, pochi, in cui troveremo difficoltà lungo il cammino e nei quali ci salveranno soprattutto le tre regole che conosciamo a memoria: igiene delle mani, distanziamento e uso della mascherina. Ma nel frattempo la popolazione comincerà a vaccinarsi e credo che nel tempo che ci separa dall’estate la gran parte di noi se tutto va bene potrà diventare immune a questo virus. Diventeremo invulnerabili. Sono buone notizie, smettiamo di aver paura e affrontiamo il tempo che rimane per buttarci alle spalle questa brutta vicenda con lo spirito giusto, di chi vede finalmente un nuovo giorno, un nuovo sole che si alza, in cui potremo finalmente riprendere le abitudini e gli abbracci che ci eravamo dimenticati. Tutto serve, purtroppo anche questa storia dovrà servirci a non ripetere gli stessi errori a costruire un mondo differente: verde. A capire che lo sviluppo senza limiti non esiste, non può esistere perché rappresenterebbe la fine di tutto, comprese le persone, donne, uomini, tutti noi. La responsabilità che abbiamo sulle spalle è enorme perché davvero dopo non potremo più stare chiusi in casa e dovremo tutti dare il nostro contributo per convincere i decisori che dobbiamo andare incontro ad un mondo nuovo, un mondo più sostenibile, un mondo con l’aria pulita, meno inquinamento e un’ecologia per tutti gli esseri viventi che lo popolano.
Ci sono tutti i requisiti perché il 2021 sia oltre che è un anno nuovo anche un anno migliore. Dipende in gran parte da noi, da quello che ognuno potrà fare, come il colibrì.”