Anche CGIL, CISL, UIL Emilia Romagna seguono con grande attenzione l’impatto sul sistema produttivo e dei servizi pubblici e privati delle misure emanate dagli organismi competenti per il contenimento della diffusione del nuovo Coronavirus.
I sindacati confederali valutano “positivamente la tempestiva convocazione da parte della Regione Emilia Romagna di un tavolo con le parti sociali per fare il punto su criticità e problemi già emers”i.
Nel corso dell’incontro CGIL CISL UIL hanno proposto di definire strumenti specifici a copertura di tutti i lavoratori dipendenti e non, che sono temporaneamente sospesi dalle attività lavorative: “E’ opportuno un provvedimento specifico di carattere nazionale che garantisca uniformità delle tutele salariali e di conservazione del posto di lavoro.
CGIL CISL UIL hanno invitato la Regione Emilia Romagna ad adoperarsi in tal senso preannunciando fin da ora che in mancanza di un provvedimento da parte del Governo Nazionale chiederanno alla Regione ER di intervenire in termini sostitutivi. Abbiamo chiesto sia alla Regione che alle associazioni datoriali di garantire il più possibile la conciliazione, a fronte della chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, dei tempi di lavoro con le esigenze familiari, anche attraverso l’utilizzo di ferie e permessi senza limiti”.
In particolare riguardo la chiusura delle scuole per tutta la settimana, Filcams, Fisascat e Uiltucs dell’Emilia Romagna “invitano tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori dei settori del commercio, del turismo e dei servizi che devono far fronte all’improvvisa necessità di accudire i loro figli, di prendere velocemente contatto con le loro rispettive aziende per concordare le forme più adatte per assentarsi dal lavoro come ad esempio il godimento di ferie e/o permessi retribuiti”.
Contemporaneamente le Segreterie Regionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs dell’Emilia Romagna sollecitano le aziende dei settori del commercio, del turismo e dei servizi:
-a garantire il godimento delle ferie ai genitori che le richiedano per effetto delle scuole chiuse;
-ad adoperarsi affinché in ogni luogo di lavoro siano poste in essere indicazioni omogenee per le precauzioni per tutti gli addetti a contatto con l’utenza o la clientela.
Inoltre i sindacati, “esaminate anche le risorse messe a disposizione dalla Regione, verificare in ogni ambito la possibilità di attivare tutti gli strumenti utili a garantire la retribuzione (in alternativa al ricorso dei permessi retribuiti e/o delle ferie) a quelle lavoratrici e lavoratori interessati dalle chiusure dei loro luoghi di lavoro per effetto della delibera regionale, come ad esempio il ricorso al fondo sostegno al reddito nei settori dove è prevista tale prestazione dagli Enti Bilaterali: nei prossimi giorni saranno eventualmente predisposti appositi comunicati di comparto e/o di settore”.
Nella giornata di domani 25 febbraio, si terrà l’incontro delle Segreterie Nazionali di CGIL CISL e UIL con il Ministero del Lavoro. “Ogni territorio potrà valutare l’opportunità di annullare e/o riprogrammare le assemblee sindacali che non hanno ragione di urgenza, già programmate per la prossima settimana”, avvisano le organizzazioni sindacali.