L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane ha effettuato un’analisi con l’obiettivo di individuare una data a partire dalla quale potrebbe verificarsi l’azzeramento dei casi di contagio da coronavirus Regione per Regione. L’analisi è stata condotta a partire dai dati forniti dalla Protezione Civile. E cosa più importante le proiezioni tengono conto del lockdown e di tutte le misure restrittive introdotte che in decreti. Misure che dal 4 maggio verranno progressivamente allentate rendendo di fatto inverosimili le proeizioni, come spiega il Corriere della Sera.
La lettura della tabella richiede una attenzione particolare. La data riportata non indica il giorno in cui è stato previsto l’azzeramento ma il giorno prima del quale è impossibile si verifichino zero casi accertati di contagio.
L’analisi conferma solo in parte i trend cui siamo oramai abituati. Per esempio in Lombardia, prima per numeri di casi, dove attualmente ne sono stati accertati 64.135, i casi continueranno a verificarsi contagi almeno fino al 28 giugno. Da quella data in poi è verosimile aspettarsi un azzeramento.
La seconda Regione in Italia per numero accertato di contagi è l’Emilia Romagna. Ad oggi sono 21.834, ma già dal 29 maggio sarà possibile assistere nei giorni avvenire ad una riduzione pari a zero dei contagi.
La Regione Marche invece, secondo il report, sarà la penultima ad assistere ad un azzeramento di casi a partire dal 27 giugno, un giorno prima della Lombardia, che però ha addirittura quasi 60.000 casi in più.
Per quanto riguarda il resto del paese, la totalità delle Regioni del centro sud potranno assistere ad un azzeramento dei casi già in un periodo compreso tra la fine di aprile e l’inizio di maggio. In particolare spiccano i dati della Basilicata che già da domani potrebbe non registrare più contagi.