“Mi fa piacere che dopo due mesi si apra una fase nuova. La fase 2 sarà sicuramente difficile ma a fare da sfondo c’è un messaggio di speranza e di fiducia da una parte dall’altra c’è una maggiore preparazione per affrontare eventuali recrudescenze dell’epidemia. Nei prossimi mesi assisteremo ad un saliscendi dei contagi così come sta avvenendo in Sud Corea o a Singapore”. Sergio Venturi ha affidato a una videoconferenza stampa tenutasi questa mattina il suo congedo, il suo saluto dopo due mesi passati a fronteggiare l’epidemia prima come assessore alla sanità uscente poi come commissario nominato per gestire l’emergenza quando l’attuale assessore Raffaele Donini era risultato positivo al coronavirus.
Nella mattinata odierna Venturi ha ripercorso alcuni momenti del suo mandato. «Mai avuti attacchi di panico, ma ci sono andato vicino – ha ammesso – se mi sono sentito perso? Forse proprio perso no – risponde Venturi durante la conferenza stampa in video tenuta oggi- ma vicino alla perdizione sì. Quando il virus cresceva e non si fermava, quando poco dopo la metà di marzo siamo arrivati a quasi mille casi al giorno. Quello è stato un momento difficile. Ero preoccupato che tenesse il sistema degli ospedali, certo, ma lo ero anche per la tenuta del mio equilibrio personale. Quelli sono stati i momenti peggiori».
Ogni giorno, domeniche escluse Venturi ha scelto di raccontare in diretta sulla sua pagina Facebook l’andamento dell’epidemia di coronavirus con un aggiornamento costante sui numeri del contagio ma anche sulla risposta da parte dell’autorità sanitaria. “Oggi l’andamento rivela che i numeri sono in riduzione fortissima”.
Venturi ha sottolineato anche il ruolo della Regione nel fornire una risposta adeguata all’epidemia per quel che riguarda il numero dei test. “Nella prima fase si facevano circa 2mila tamponi alla settimana, ora sono cresciuti a 5-6mila ma “sono sufficienti perché praticamente non ci sono sintomatici nuovi. Attenzione però perchè questo numero non sarà sufficiente per l’autunno. A metà maggio arriveremo a 10mila e ci sarà il tempo per arrivare alle cifre che avete ascoltato in questi giorni cioè 20mila a settembre”.
Sulla portata dell’epidemia “nessuno si aspettava una virulenza cosi, oggi non abbiamo più difficoltà a reperire i tamponi e c’è una rete di tracciatori già sviluppata”.
Per quel che riguarda la diffusione dei contagi, ha precisato Venturi, “attualmente facciamo già col 118 un’individuazione geografica dei contagi, proprio a partire dalla ‘mappa’ degli interventi del 118 si puo’ tracciare in qualche modo la presenza del virus”.
Venturi è diventato anche protagonista di un gruppo Facebook, “Bravo dottor Sergio Venturi”, che conta al momento oltre mille iscritti, nella stragrande maggioranza donne. Nella videoconferenza di commiato, oggi dalla Regione insieme a Stefano Bonaccini, anche il governatore ha ironizzato sulla popolarità di Venturi. “Pare ci sarà una rubrica da lunedì, ‘Sergio risponde’, al pomeriggio…”, dice sorridendo Bonaccini riferendosi all’appuntamento quotidiano con cui in questi due mesi Venturi ha aggiornato sull’andamento dell’epidemia del Sars-Cov2 in regione.
Fan, ha precisato scherzando Venturi, “non solo 65enni ma anche ragazze”. Inoltre,”una signora di Riccione mi ha chiesto di vederci…”
Cosa ne facciamo del gruppo Facebook? “Non è una decisione che posso prendere io”, dice. “Mi fa piacere però che si chiuda una fase e se ne apra un’altra in cui le persone hanno imparato ad attraversare il fiume senza di me. Ora cominciamo a vivere davvero, non con i video collegamenti. Facciamocene una ragione tutti”.
All’amministratrice del gruppo Sergio Venturi intanto ha inviato un messaggio di ringraziamento: “Cara Francesca sono onorato del vostro pensiero. Vi scriverò sulla pagina del gruppo nei prossimi giorni. Se tutto procederà per il meglio, come tutte le cose, avrà una fine lieta. Questa è la mia speranza. Ancora non è una certezza. Sono io che vi ringrazio tutti. Il vostro affetto mi ripaga della fatica e come sempre accade quando dai qualcosa, ti torna indietro molto di più. Ammetto che mi sono commosso spesso dei commenti che leggo. È veramente emozionante la partecipazione di tante persone che condividono un tema così drammatico e delicato per tutta la collettività. A presto e un caro saluto a tutti voi. Sergio”