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Coronavirus, il ritorno di Venturi: “Dimezzare i nostri contatti per abbattere il contagio”

Dopo lungo tempo l’ex commissario ad acta per l’emergenza coronavirus in Emilia Romagna Sergio Venturi è tornato a parlare in videoconferenza.

Venturi aveva di recente pubblicato un libro sui primi 4 mesi di pandemia, scritto a quattro mani con il giornalista de La Repubblica Rosario Di Raimondo “Il volo del colibrì”, presentato con grande successo anche al Cinema Fulgor di Rimini, di cui ha sospeso le presentazioni in tour nell’Emilia Romagna nel rispetto delle prescrizioni e raccomandazioni contenute nell’ultimo dpcm.

L’ex commissario ha commentato indirettamente i provvedimenti contenuti nel decreto giustificandone l’utilità per ridurre il contagio da coronavirus. “Il punto è questo: dobbiamo dimezzare le nostre frequentazioni per abbattere il numero dei contagi di una epidemia in crescita e purtroppo parliamo dei nostri amici perché la famiglia è la nostra casa cui è difficile abdicare nei confronti della pandemia. Ma tutto il resto lo possiamo rimandare”

Distanziamento, mascherina e igiene così come rispetto e responsabilità erano state le parole chiave indicate da Venturi per affrontare al meglio il periodo di convivenza con il coronavirus. Oggi con il rapido e giornaliero incremento dei casi l’ex commissario ha ribadito che “Ora c’è un quarto obiettivo, come dicevo, quello di incontrare meno persone”.

Ed è arrivato anche un plauso alla Regione Emilia Romagna. “Dobbiamo essere contenti del fatto che in Regioni sono stati fatti più di 21 tamponi. Va dato questo merito al presidente Stefano Bonaccini e l’assessore Raffaele Donini e anche ai laboratoristi. Questa regione è lontana dall’avere il primato delle infezioni, a differenza di quello che succedeva nei mesi passati come marzo e aprile”.

Per Venturi infine è “importante comprendere che non siamo tornati ancora all’epoca pre covid, ma ci siamo ancora dentro. La carica virale è ancora molto alta e gli anziani devono ridurre ancora più degli altri l’esposizione ai contatti sociali, come sapete sono i più a rischio”.

Venturi si è poi soffermato sul tema delle chiusure, molto dibattuto e al centro di accese polemiche anche di piazza in Regione e nel Paese. “Dobbiamo adeguarci a rispettarle anche se qualcuno significa fare dei sacrifici, come i ristoratori. In estate avevano trascinato tutte le persone ad avere fiducia. Ma avevamo detto nel libro che la pioggia sarebbe tornata. Certo la situazione è diversa, noi a marzo avevamo più di 920 casi accertati in un giorno con pochissimi tamponi fatti quotidianamente. Ora le persone arrivano prima alle cure. È importante sottolineare che la maggiora parte degli studenti è ancora a scuola e l’obiettivo rimane che la maggiora parte di loro ci rimanga e ben a lungo”. l

In compenso il bicchiere mezzo pieno Venturi lo osserva nel futuro. “Credo che siamo sulla strada giusta. Bisogna avere fiducia negli anticorpi monoclonali che avremo il prossimo anno e per i vaccini che sempre per il prossimo anno saranno approvati, prodotti e distribuiti in Europa”.

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