Capodanno è oramai alle porte ed è in scadenza la breve parentesi “arancione” concessa dal Governo durante queste feste. Dal 31 dicembre tutta l’Italia sarà di nuovo in zona rossa fino al 3 gennaio (poi lo sarà ancora dal 5 al 6) gli spostamenti saranno limitati così come le visite concesse ai non conviventi saranno possibili solo per due persone esterne al nucleo e per una volta al giorno. Così è stato alla Vigilia a Natale e a Santo Stefano e così sarà a Capodanno, un momento in cui assembramenti e violazioni delle regole potrebbero essere più rischiosi per il ricercatore riminese Giacomo Gorini, che in un post pubblicato su Facebook spiega le sue ragioni.
“Capodanno rischia di essere un evento ancora più pericoloso di Natale. Quando ci incontravamo con gli amici a Natale stesso, vedevamo persone che fino a quel momento avevano vissuto la loro routine, e che quindi avevano probabilmente avuto un numero ristretto di contatti. A Capodanno, invece, gli incontri saranno con persone che si sono appena mescolate ad affetti e parenti durante le ferie natalizie. Che magari si sono dimenticate di aprire una finestra, o di indossare la mascherina quando non stavano mangiando. E un abbraccio non ci scappa?“.
In poche parole, anche gli stessi amici che avete sempre visto e dei quali vi fidate si sono esposti ad un rischio maggiore esattamente sei giorni prima del 31 Dicembre. A questo punto, il discorso “ma tanto sono sempre loro, li conosco” non vale. Il 25 Dicembre si sono azzerati i contatori, e bisogna utilizzare cautela quando si incontrano persone al di fuori del proprio nucleo familiare.
Come dicevamo, a separare Natale e Capodanno sono sei giorni. Sei giorni sono un periodo di tempo insidioso, perché se una persona ha contratto il virus il 25 Dicembre, il 31 potrebbe trasmetterlo pur lamentando ancora nessun sintomo o sintomi lievi. Tenete presente che ci sono poi persone che farebbero di tutto pur di non restare a casa, e ciò include convincere se stessi e gli altri di non avere niente o solo un banale raffreddore. A loro si aggiungono infine quelli totalmente asintomatici, persone cioè che pur sentendosi in ottima salute sono positive al virus e possono infettare gli altri.
Io quest’anno farò la cosa più sicura: mi chiuderò in casa prima delle 22 e leggerò un libro. Non solo, mi godrò la mattina del 1 gennaio 2021 ben riposato e senza mal di testa! Sarebbe veramente una beffa farsi fregare all’indomani dell’inizio delle vaccinazioni “perché è Capodanno”: rispettiamo il coprifuoco ed evitiamo le feste. Abbiamo fatto 30. Facciamo anche il 31 ancora in sicurezza. E vacciniamoci di corsa in questo 2021, un anno certamente migliore!”.