Ieri i governatori leghisti di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige avevano scritto una lettera comune al ministero della Sanità chiedendo che il periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina sia applicato anche ai bambini che frequentano le scuole. “Non c’è alcuna volontà di contrapposizioni politiche, né tantomeno di ghettizzare: vogliamo solo dare una risposta all’ansia dei tanti genitori visto che la circolare non prevede misure in tal senso”, aveva detto il presidente del Veneto, Luca Zaia.
Pur non entrando nel merito diretto l’immunologo di origini riminesi Roberto Burioni ha spiegato di giustificare la richiesta fatta dai governatori leghisti.: “Giusta la richiesta di alcuni Presidenti di Regione della Lega di avere maggiore attenzione prima di riammettere bambini provenienti dalla Cina nelle nostre scuole“, ha scritto il medico sul suo sito Medical Facts.
“Il coronavirus cinese è molto contagioso – argomenta Burioni – causa una malattia che sembra essere grave e contro di essa non abbiamo né farmaci né vaccini. L’unica arma che possiamo utilizzare per tentare di bloccare questa epidemia è, insieme alla diagnosi precoce, l’isolamento“.