“Lockdown” letterale e totale. Ovvero blocco delle attività produttive economiche e commerciali ad eccezione di quelle di prima necessità (alimentari, farmaceutiche, produzione agricola e allevamento oltre che ai negozi di mangimi per animali e ottici) su tutto il territorio provinciale di Rimini. Eccole le principali norme che entreranno in vigore nelle prossime ore in seguito all’imminente firma di un nuovo decreto anticoronavirus da parte dei Stefano Bonaccini dopo tre giorni di videoconferenze serrate tra Regione, Provincia e Ministero.
In un primo momento le regole dovevano riguardare solo sei comuni del distretto, ma dopo un lungo confronto istituzionale si è deciso di estendere il giro di vite all’intero territorio provinciale.
Su tutto il territorio saranno sospesi i cantieri pubblici e privati ad eccezione degli interventi ritenuti urgenti. I varchi al confine con le Province di Forlì – Cesena e Pesaro, rispettivamente a nord e a sud, saranno presidiati dalle forze dell’ordine, ma i lavoratori dipendenti di aziende e imprese extraprovinciali potranno recarsi sul posto di lavoro muniti di autocertificazione.
Di concerto con le associazioni di categoria le aziende che hanno necessità di produzione e spedizione di eventuali giacenze in magazzino potranno concordare una deroga dal regime di chiusura con i comuni a patto di rispettare severe norme anticontagio che prevedono, ad esempio, l’ingresso contingentato dei dipendenti e il mantenimento di distanze di sicurezza.
Chiuse anche le tabaccherie mentre resteranno attivi i distributori automatici di sigarette.