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Coronavirus a Rimini, parchi pieni e fughe dai controlli

“Parco della Cava pieno di gente”, “Piazzetta di Ina Casa PIENA: mamme sedute su panchine appiccicate a fare chiacchiere come hanno sempre fatto, i bambini dai 4 ai 11 anni circa che giocano tranquillamente ..”; “pochissimi hanno le mascherine, nessuno i guanti..”. Sono decine le segnalazioni indignate che appaiono oggi sui social per denunciare quanto è successo oggi a Rimini.

Come già domenica scorsa, l’apparire del sole ha scatenato la voglia di stare all’aperto. Ma, a quanto pare, in barba alle più elementari precauzioni ovunque ripetute.

E quando poi sono arrivati i controlli delle forze dell’ordine, qualcuno si è perfino lamentato. Come il ragazzo che ha postato su Instagram un video di se stesso in fuga dalla polizia al parco Marecchia dove si trovava con gli amici, commentando “Alla fine non ci può nemmeno allenare al parco, che tristezza!”

Del resto scene simili si sono viste anche in altre città. Per esempio a Bologna, come riferisce l’ANSA, “la bella e calda giornata di sole ha attirato centinaia di persone ai Giardini Margherita, uno dei parchi pubblici più grandi e frequentati dai bolognesi. I divieti sul Coronavirus e gli inviti a restare a casa non hanno fermato tanti giovani, ma non solo, che si sono ritrovati nei grandi prati a prendere il sole, a giocare a calcio, pallavolo, a fare jogging a gruppetti o semplicemente a chiacchierare, approfittando del clima primaverile. Come fosse un normale fine settimana di primavera. Alcune pattuglie della polizia girano, e gli agenti invitano i gruppi più consistenti a non assembrarsi. Ma le persone sono troppe, e in pochi hanno le mascherine. Non sono pochi neppure gli anziani seduti sulle panchine, e le famiglie con passeggini che si fermano a prendere il gelato. Ma la maggioranza sono gruppi di giovanissimi”.

E a Piacenza la sindaca Patrizia Barbieri, in isolamento a casa perché ha contratto coronavirus è stata costretta addirittura a chiudere i parchi e le are verdi: “Per dare ancora più vigore e rendere maggiormente efficaci le azioni sin qui intraprese contro l’emergenza sanitaria. È una decisione sofferta, che riduce ulteriormente gli spazi di socialità già fortemente limitati dalle misure sin qui adottate, ma che ho deciso di assumere per il bene più importante per la nostra comunità, la salute dei cittadini, evitando che tante persone si accalchino in aree pubbliche aggirando le normative in vigore”. Ieri aveva annunciato tolleranza zero per tutti i piacentini che nonostante le misure restrittive per l’emergenza sanitaria del coronavirus si erano comunque riversati in aree verdi e centrali della città.

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