A Coriano non si arresta l’acceso dibattito sul nuovo stemma comunale.Ora è il Pd a intervenire, con una nota firmata dal segretario Simone Amati:
«”Il cuore rosso dà fastidio”, questo potrebbe essere l’incipit giusto per dare una connotazione ironica alla vicenda, che sta assumendo sfumature tragicomiche, dell’istituzione, da parte della Giunta Spinelli, della bandiera corianese con relativa modifica dello stemma comunale. Lo stemma compariva e compare tutt’ora correttamente rappresentato sui gonfaloni comunali, ma sulle fasce tricolori del primo cittadino e sulle carte intestate faceva bella mostra di sé fino a qualche giorno fa un enigmatico cuore rosso, in totale difformità rispetto alla descrizione che del medesimo stemma dà lo Statuto Comunale».
«Ora, stante la sacrosanta esigenza istituzionale di uniformare la rappresentazione dello stemma comunale sui vari supporti ufficiali (gonfaloni, bandiere, fasce tricolori, ecc…), prima di procedere alla frettolosa decolorazione del rosso simbolo si potevano compiere indagini un po’ più accurate. E’ infatti incredibilmente emerso che l’oggetto della contesa, tanto piccolo nello stemma comunale quanto evidentemente ingombrante e molesto nei pensieri di qualcuno, compariva nello stemma cittadino del XVIII secolo!».
S«ignori, è veramente il caso di dire che il cuore di Coriano è rosso… tuttavia la signora Sindaca può dormire sonni tranquilli, l’innocuo cuoricino scarlatto non nascondeva pericolose nostalgie bolsceviche, ipotesi peraltro da Lei ventilata con un certo sarcasmo durante la seduta consiliare del 15 gennaio scorso (è storicamente assodato che nel ‘700 i comunisti non c’erano!), ma è bensì parte della storia secolare di Coriano. Ora, chi scrive si rallegra per lo scampato pericolo rosso, e lungi dal voler innescare polemiche, vorrebbe associarsi, col tono volutamente ironico di questo articolo, a chi già in queste ore consiglia di svolgere più approfondite ricerche storiche nel momento in cui ci si appresta a metter mano a temi di grande importanza istituzionale nonché di notevole rilevanza per la storia e l’identità nostro comune, cosciente anche del fatto che, ben altri sarebbero gli argomenti da aggredire con tale decisione e veemenza per lo sviluppo e la crescita futura del territorio».