Questo l’appello agli elettori di Alessandro Leonardi, candidato sindaco del centro sinistra a Coriano:
“Siamo arrivati agli ultimi sgoccioli di campagna elettorale e scusate se, a modo mio, preferisco sfilarmi dal rito dell’appello autoreferenziale. “Votatemi perché farò questo” oppure “votatemi perché farò quell’altro”, con tanto di libro dei sogni in regalo. L’unica promessa sarà quella di metterci sempre la faccia, assumendomi in prima persona la responsabilità politica di quello che faremo, ma anche di quello che non faremo, senza tirare sempre per la giacchetta chi c’era prima di noi. Di sicuro, se dovessi essere eletto sindaco, già dalla prossima settimana chiederò d’incontrare l’Ausl, questo sì, per discutere e rinegoziare i servizi della nostra Casa della Salute che resta il presidio di prima assistenza per tutti i corianesi. La situazione strutturale in cui versa è a dir poco vergognosa, serve un progetto serio di riqualificazione e rimodulazione dei servizi primari. E mi attiverò al più presto con la Regione per presentare Coriano, in virtù della nuova legge 20, all’interno di un progetto pilota che doti al più presto il territorio del nuovo PUG, indispensabile per affrontare le nuove sfide in ambito urbanistico. E poi le strade: faremo una ricognizione puntuale del nostro patrimonio stradale, intervenendo con precisione chirurgica e una visione strategica che non ci costringa ogni volta a procedere con la logica dell’emergenza. Coriano non ha bisogno di promesse roboanti, ma di restare coi piedi per terra. La mia, se dovesse essere, sarà un’amministrazione trasparente che si apre alla cittadinanza. E, in virtù di questo, mi pare scontato ripetere che uno dei primi atti che farò, se vogliamo anche banale, sarà quello di riaprire le porte ai corianesi ripristinando il presidio Urp, l’ufficio relazioni col pubblico. Chiudendo invece l’esperienza, troppo onerosa in rapporto alla sua utilità pubblica, del famoso staff del sindaco e destinando quelle risorse a progetti legati al sociale”.