“Da quando l’antenna è stata installata il 14 dicembre sono passati due mesi.
In questi sessanta giorni abbiamo assistito al consueto infelice minuetto della Spinelli – scrive in un comunicato il Comitato contro l’antenna telefonica – che ancora sostiene di avere una trattativa in corso con la Wind per la dislocazione dell’antenna. Sarebbe questo il motivo che, a loro modo di concepire la trasparenza amministrativa, giustifica il diniego relativo all’accesso agli atti presentato dalla minoranza in merito alla lettera spedita dall’Amministrazione di Coriano a Wind il 2 dicembre nella quale sarebbe contenuta la proposta alternativa di ubicazione dell’antenna.
Cosa contiene quella lettera da non poter essere resa di pubblico dominio?
E’ di ieri la notizia che il Ministro dei Beni Culturali – prosegue il comunicato – e conseguentemente la Soprintendenza di Ravenna ha risposto all’interrogazione parlamentare del Senatore Croatti del Movimento 5 Stelle. La risposta del Ministro denuncia una situazione di assoluta negligenza e scorrettezza amministrativa da parte del Comune di Coriano che avrebbe completamente bypassato la Soprintendenza in tutto l’affare antenna Wind.
E non possiamo poi non evidenziare la vergogna di come il Comune di Coriano “non sia dotato di Piano Strutturale che includa misure di tutela archeologica” come denunciato nella stessa notizia di ieri.
Le accuse formulate nella risposta all’interrogazione parlamentare del Sen. Croatti – continua la nota – sono molto gravi ed evidenziano l’approssimazione e la noncuranza con le quali è stata portata avanti da parte della Giunta Spinelli-Ugolini questa opaca faccenda. Accuse che gettano una spessa ombra sulla sincerità delle argomentazioni con le quali per mesi si è cercato di dare un senso ad una scelta che un senso non ce l’ha. Anzi ce l’ha, ma non è quello che viene dichiarato ufficialmente.
Ora veniamo a sapere che c’è in corso un’indagine della Procura relativa alla legittimità di cedere quel terreno ad un’azienda privata dato che sullo stesso insisterebbe un vincolo legato all’adiacente cimitero. Non proprio un dettaglio.
Questa indagine a quanto pare potrebbe anche concludersi con un’ingiunzione a smontare e delocalizzare l’antenna. Non proprio una bazzecola.
Non ci pronunciamo su questa eventualità – conclude il comunicato del Comitato contro l’installazione dell’antenna – nel rispetto delle indagini della Procura e del lavoro della Soprintendenza e rimaniamo fiduciosi del fatto che le cittadine e i cittadini di Coriano a questo punto non abbiano più dubbi sulla superficialità e il disinteresse per il bene pubblico del nostro paese messi in campo dalla coppia Spinelli-Ugolini i quali hanno la responsabilità grave di aver determinato un danno difficilmente sottovalutabile al patrimonio storico, paesaggistico e turistico di Coriano”.