E’ da giorni che “gira” la notizia, nei corridoi del comune di Coriano, di un risarcimento di quattrocento mila euro per una caduta a causa di una buca su una strada comunale.
In se la notizia non meriterebbe neanche un trafiletto. Sono centinaia le cause che ogni anno cittadini vittime della cattiva manutenzione delle strade fanno nei confronti delle amministrazioni pubbliche. Normalmente è un contenzioso tra l’assicurazione stipulata dal Comune per questi rischi ed il cittadino.
Nel caso del Comune di Coriano la notizia merita. Infatti vi sono come minimo due anomalie. La prima è che il contenzioso non è tra l’assicurazione del Comune di Coriano ed il cittadino vittima dell’incidente a causa del manto stradale diventato pericoloso, ma tra il cittadino, tramite i suoi legali e direttamente il Comune di Coriano.
La seconda anomalia è ancora più grave. La sentenza, di primo grado, è passata in giudicato. Il Comune non ha fatto appello e non risulta neanche essersi costituito nel procedimento civile di primo grado.
Significa che il Comune di Coriano dovrà pagare direttamente quattrocento mila euro. Un conto salatissimo per qualsiasi Comune. Ancora di più per Coriano per le note difficoltà di bilancio.
Il tutto ha inizio nel 2013, quando un barista di San Marino, ora 58enne, percorrendo con la sua moto l’incrocio tra via Primo Maggio e Largo Castello è caduto a terra. La ruota anteriore della moto si era infilata in una buca, rappezzata male, facendolo cadere. La caduta ha provocato al centauro di San Marino un trauma toracico e soprattutto la frattura scomposta di tibia e perone. Un anno di cure, senza poter lavorare ed una invalidità, certificata del 36%.
L’avvocato del sammarinese, Stefano Leardini, ha preso contatti con l’assicurazione per trovare un accordo. Il tentativo non è andato a buon fine e nel 2016 parte la causa civile vera e propria senza la presenza del Comune di Coriano. Nell’aprile 2018 arriva la sentenza di risarcimento per quattrocento mila euro. Ora, dopo sei mesi la sentenza è definitiva. Il Comune dovrà pagare.
Rimangono alcune domande per l’amministrazione comunale. In primo luogo come è stato possibile che il Comune non si sia costituito parte civile nel processo e perché non è stato fatto appello. La sentenza a chi è stata notificata? A queste domande l’amministrazione di Coriano al momento non risponde.