“A Coriano non c’è rispetto nemmeno per le vittime di guerra. Fa davvero male vedere il Cippo commemorativo di via Ca’ Fornaci in quelle condizioni: completamente avvolto da rovi, erbacce e cespugli che crescono senza freni in un luogo che dovrebbe essere deputato alla memoria. Qui – scrive in una nota Coriano Futura – a regnare sono degrado e incuria: non un solo amministratore che, in questi mesi, abbia avuto il buon cuore di segnalare tale situazione o di richiedere un intervento. Non è un bel servizio quello che rendiamo ai martiri corianesi (e non solo). Il Cippo, lo ricordiamo, fu inaugurato il 25 aprile del 2004 in ricordo di tutte le 40 vittime civili delle Saline. Con quel gesto – prosegue la nota – volevamo rendere omaggio alla memoria di tutti coloro (alcune decine di civili) che, tra il 4 e il 15 settembre 1944 in località Saline, vicino al ponte di Pedrolara, persero la vita sepolti dal crollo dei rifugi sulle sponde del Rio Melo dove avevano trovato riparo. Inoltre il 10 settembre due ondate di aerei alleati sganciarono bombe, nel tentativo di colpire alcune vicine postazioni tedesche, uccidendo donne, uomini e bambini che erano lì rifugiati. A distanza di tanto tempo, Coriano sembra quasi essersi dimenticata di loro, di quelle vite (alcune giovanissime) stroncate dall’orrore della guerra. Crediamo che per amministrare – conclude la nota di Coriano Futura – correttamente occorra anche un po’ di amore per il proprio Paese e per i suoi luoghi intimi e simbolici, legati a filo doppio alla memoria collettiva, per impedire che essi vengano risucchiati dal degrado, per preservarli dallo sfacelo”.