“Dall’interrogazione presentata il 9 marzo scorso – scrive il Comitato contro l’antenna nel castello – dalla minoranza consiliare del Comune di Coriano vengono alla luce aspetti sensazionali che nessuno di noi aveva potuto immaginare, pur nella generale convinzione che tutto si svolgesse in un clima di opacità e improvvisazione.
Viene a galla che la signora Spinelli – prosegue la nota – ha proposto a Windtre di rimettere l’antenna al parcheggio della Conad previo acquisto da parte del Comune del terreno di proprietà privata, dopo che per mesi ci ha detto che la ragione per cui era intervenuta era la vicinanza della Scuola elementare. Non risulta che nel frattempo le Scuole Favini siano state spostate altrove. Sacrosante a Febbraio, sacrificabili a Dicembre, quando il cerchio si stringe e la Soprintendenza fa capire che andrà fino in fondo?
Viene a galla dunque che la Soprintendenza fa sul serio e ha avviato un procedimento di verifica di legittimità dell’opera notificando anche alla Procura la situazione.
Le Belle Arti di Ravenna, dopo aver contestato al Comune di Coriano di non aver presentato alcuna richiesta di parere o autorizzazione e di non aver tenuto conto del vincolo architettonico che insiste sul Cimitero Comunale in ragione della sua antichità, vincolo che renderebbe illegittima la cessione a qualsiasi titolo di quella porzione di terreno a ridosso delle mura di cinta del camposanto, hanno annunciato al Comune di Coriano un provvedimento per il quale, entro 180 giorni dal ricevimento dello stesso, il Comune dovrà procedere allo smontaggio dell’antenna e al ripristino dei luoghi così com’erano. A spese del Comune? La logica dice proprio di sì.
Viene a galla infine che Windtre – continua la nota del Comitato – ha già fatto sapere al Comune che per spostare l’antenna dovrà essere risarcita di circa 107.000 euro. Abbiamo il dubbio per altro che sia una cifra quantificata prima del montaggio dell’antenna. A quella somma quindi potrebbero aggiungersi altre diverse migliaia di euro, tutti costi a carico del contribuente naturalmente.
L’ipotesi poi che il Signor Ugolini sia l’ispiratore della raccolta di firme del quartiere di Via della Grotta, luogo che l’Amministrazione aveva tardivamente indicato a Windtre come alternativa al Cimitero, è veramente inquietante e, se fosse vera, di una gravità tale che solo le dimissioni del Vicesindaco potrebbero rendere giustizia.
A questo punto ci aspettiamo risposte nette e trasparenti che chiariscano le gravissime responsabilità personali anche se così fin qui non è mai stato.
Avevamo dunque ragione noi che per mesi, fino ancora alla pseudo assemblea del 2 dicembre, abbiamo invocato il dovere dell’Amministrazione di rispettare l’Articolo 9 della Costituzione, ovvero quello di tutelare il paesaggio e il patrimonio storico e artistico.
Abbiamo avuto ragione noi – conclude la nota del Comitato contro l’installazione dell’antenna – a fornire alla Soprintendenza tutte le informazioni in nostro possesso affinché indagasse a fondo su un’operazione che ha mostrato tutta la supponenza e l’incompetenza della Giunta Spinelli-Ugolini.
Cos’altro deve accadere perché la signora Spinelli faccia pubblica ammenda e si assuma le sue responsabilità per aver pensato male e agito peggio rassegnando le sue dimissioni?”.