Fino al 27 giugno, nell’incantevole cornice di Palazzo Pallavicini a Bologna, si terrà la mostra Corcos. Ritratti e sogni, che riunisce per la prima volta nel capoluogo emiliano oltre 40 opere che ripercorrono l’intera carriera del pittore livornese (1859 – 1933).
Curata dal Professor Carlo Sisi e organizzata da Pallavicini s.r.l., l’esposizione si articola in 6 sezioni che raccontano il ruolo che Corcos rivestì all’interno del contesto storico e culturale italiano, in uno dei periodi più emblematici del nostro immaginario, a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento
Ritenuto dalla critica un innovatore nell’ambito del ritratto realistico, Corcos fu allievo di Domenico Morelli e amico intimo di De Nittis, che frequentò assiduamente a Parigi. Habitué dei salotti della capitale francese, vera e propria città-simbolo dello spirito del tempo, divenne insieme a Boldini uno dei più originali interpreti delle atmosfere e dei costumi raffinati della Belle époque.
Indiscusse protagoniste della sua opera, le donne ritratte da Corcos sono caratterizzate dalla vaga delicatezza del tratto e dall’enigmatico magnetismo dei loro sguardi, contrapposto invece alla precisione certosina, quasi fotografica, della rappresentazione dei dettagli, e specie dei tessuti lussuosi.
Una femminilità aristocratica perfettamente esemplificata dal prezioso ritratto dedicato al soprano e attrice cinematografica Lina Cavalieri – che Gabriele D’Annunzio considerava “massima testimonianza di Venere in terra” – presente tra le opere esposte a Palazzo Pallavicini.
La mostra sarà aperta da martedì a domenica, dalle 11.00 alle 20.00 (ultimo ingresso ore 19.00).
Per maggiori informazioni rinviamo al sito della mostra.
Edoardo Bassetti
