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Coraggiosa: “Cittadinanza onoraria a bambini nati a Rimini, un atto di civiltà”

Lo Ius culturae è un concetto bellissimo, ma non possiamo immaginare di chiedere adesioni culturali a bambini e bambine, né si può accettare che si ritenga responsabile chi nasce del dove è nato, del perché è nato, da chi è nato e dell’opinione o del pregiudizio che il resto del mondo può avere nei suoi confronti. Quello che bisogna fare è far sentire benvenuto ogni bambino o bambina che nasce a Rimini, fargli sapere che questo è un posto civile e che indipendentemente dalle vicende che l’hanno portato a nascere qui sarà parte amata e rispettata della nostra comunità anche se ha un nome “strano” o se la sua famiglia ha usanze diverse da quelle comuni.

“Credo che l’iniziativa del sindaco di Bologna di riconoscere la cittadinanza onoraria a bambini e bambine nate nella città sia un gesto di grande civiltà a rispetto, e sarebbe bellissimo se la stessa cosa si facesse anche a Rimini, uno Ius soli forse simbolico ma di grande importanza. Un atto che guarda al futuro perché dà non solo riconoscimento civico ma anche responsabilità ai prossimi cittadini e cittadine. Noi di Rimini Coraggiosa siamo pronti a fare la nostra parte perché ciò si avveri e sosterremo con molta convinzione questo percorso”, dichiara il consigliere comunale Marco Tonti di Rimini Coraggiosa.

“Rimini ha sempre saputo dimostrarsi una città aperta, accogliente e multiculturale. La cittadinanza onoraria ai nati nella nostra città da genitori migranti è un piccolo gesto ma con un grande significato: siamo orgogliosi delle numerose comunità presenti a Rimini e credo fortemente che esse contribuiscano ad arricchire la nostra città sia culturalmente che con il loro lavoro” dichiara l’Assessora alla pace Francesca Mattei.

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