Cerca
Home > Ultima ora cronaca > Coordinamento Ambientalista Rimini: contro la siccità bisogna cambiare strategia

Coordinamento Ambientalista Rimini: contro la siccità bisogna cambiare strategia

Le Associazioni Ambientaliste Riminesi A.N.P.A.N.A.  , Fondazione Cetacea, Legambiente, L’Umana Dimora e WWF Rimini   , hanno rilasciato una nota congiunta sul tema della Siccità e sul riuso delle risorse idriche, che per le Associazioni non è stato ancora approfondito dalle Istituzioni locali preposte alla gestione delle risorse idriche. Proprio su questo tema le Associazioni del Coordinamento ambientalista di Rimini hanno aperto un confronto con il Comune di Rimini, confronto che intendono approfondire dopo l’estate, anche in vista degli interventi previsti per il futuro Parco del Mare. 

Il caldo torrido pare passato, ma la situazione idrica e ambientale rimane grave anche nella nostra provincia. Emergenza prevista, a cui il meteo non prevede sbocchi  nell’immediato futuro. Fiumi e falde sono in grave siccità e sofferenza.  Piante e animali, specie i pesci, sono allo stremo. O sono morti…

Ma Salvioli di Coldiretti Rimini affermava ancora sabato scorso la necessità di prelevare in deroga dal fiume Marecchia già in sofferenza… ed etichettava come “burocrazia” il rispetto di specifici obblighi di legge per il rispetto e la sopravvivenza dell’ambiente fluviale. “

E sono molti i soggetti  istituzionali – da Hera al Consorzio di bonifica, ad AMIR e Romagna Acque – intervenuti in queste settimane per spiegarci  cosa fanno e prevedono di fare“ per salvaguardare” le risorse idriche e ambientali.  I risultati però li abbiamo visti  bene in questa torrida estate.

Tutti questi Enti in realtà sponsorizzano strategie che vedono in un ulteriore prelievo idrico e sfruttamento dell’ambiente l’unica prospettiva di sopravvivenza, per l’agricoltura e non solo.

Ma è proprio questo sfruttamento che, unito alla siccità, causa la situazione di grave carenza idrica che si ripete puntualmente ormai da troppi anni.

Una concreta prospettiva di rendere la risorsa idrica abbondante e disponibile senza prosciugare l’acqua di superficie e di falda, con un sistematico riuso delle ingentissime risorse idriche rilasciate dai nostri impianti di depurazione (oltre 50 milioni di metri cubi anno, un sesto della portata annua del Marecchia), viene regolarmente censurata.

Viene da pensare che ci sia una chiara volontà di omettere questo tema e questa possibilità al dibattito e alla conoscenza dei cittadini

L’ Assessore all’Ambiente di Rimini, Anna Montini, ci comunica che sta lavorando a ipotesi di riuso delle risorse idriche…O.k., speriamo che questo lavoro si concretizzi presto in progetti concreti

Ma per ora si continua a sostenere un ciclo integrato delle acqua aperto e “a perdere”, che preleva acqua buona e la rilascia come rifiuto, e che vede nello sfruttamento intensivo dell’ambiente l’unica prospettiva.

In questo modo però si rende scarsa una risorsa abbondante  per poterla vendere a prezzi più cari ? – trasformando la carenza idrica in un limite permanente allo sviluppo  economico della nostra provincia.

Noi diciamo che per difendere il nostro ambiente e la nostra risorsa idrica, e garantirci uno sviluppo sostenibile per il futuro, è necessario che il ciclo integrato dell’ acqua da “aperto” ( con prelievo e scarico nell’ambiente) diventi “chiuso”, con prelievo e riuso regolare della risorsa, dando così conseguenza anche alle previsioni e intenzioni elaborate fin dagli anni ’70 e finora colpevolmente disattese.

E come Associazioni ambientaliste ci attiveremo perché questo tema non sia più omesso e censurato sui tavoli istituzionali  e nel dibattito pubblico della realtà riminese.”

Le Ass.ni  ambientaliste  A.N.P.A.N.A.  , Fondazione Cetacea, Legambiente, L’Umana Dimora e WWF Rimini   

Ultimi Articoli

Scroll Up