Parte questo week-end Contagious Energy, la 47esima edizione del Santarcangelo Festival, la prima del triennio a cura del nuovo direttore artistico Eva Neklyaeva, con la co-curatela di Lisa Gilardino.
Dal 7 al 16 luglio Santarcangelo si animerà in diversi “habitat” (ambienti), che ospiteranno artisti nazionali e internazionali impegnati in diversi linguaggi e pratiche performative. Quello di habitat è stato un concetto strategico per pensare alla curatela del Festival, una domanda nata dal confronto con lo spazio del borgo romagnolo, come raccontano Neklyaeva e Gilardino, nell’introduzione al catalogo di Countagious Energy:
“Santarcangelo è un luogo davvero magico, e da subito la nostra idea di Festival è stata profondamente connessa con l’idea di spazio, sia fisico che simbolico. Come abitare uno spazio? Come condividerlo? Che tipo di ospiti vogliamo essere? Da queste rifessioni è nata l’idea di habitat: un invito per alcuni artisti ad utilizzare spazi per curare un programma dentro al programma, creando per il pubblico ambienti diversi da esperire.”
Altra caratteristica di questa edizione, che il concetto stesso di habitat porta con sè, è stata quella di non lavorare ad una programmazione teatrale in senso tradizionale, ma di pensare invece al ruolo dei curatori come a quello di “facilitatori”, creando quindi dentro al festival dei momenti performativi dilatati nel tempo, capaci di accogliere il pubblico in un processo più attivo, libero e partecipativo, al di là del rapporto mono-direzionale attore-spettatore. Il Festival si allinea così ad una serie di istituzioni artistiche contemporanee che sono diventate piattaforme aperte a forme di partecipazione e discussione – come spiegano Neklyaeva e Gilardino:
Invece di mostrare prodotti artistici finiti, (le istituzioni artistiche ndr)desiderano piuttosto creare spazi in cui le cose accadono, in cui le idee sono messe in discussione. Per noi, la domanda è stata: come può il Festival creare energia? Possiamo pensare a un progetto che funzioni come una batteria, che ricarichi sia gli spettatori sia i partecipanti?
Merman Blix – il sirenetto ospite di Santarcangelo Festival
Performance, dunque, più che teatro, in un programma che si articola nel corso di due settimane tra lecutures, spettacoli, incontri e persino un sirenetto, che sarà avvistato sguazzare tra le fontane della città. Il tutto prenderà il via venerdì 7, allo Sferisterio (ore 23.00, ingresso gratuito), con la performance di apertura dello svedese Markus Öhrn, uno dei tre artisti, insieme a Francesca Grilli e ai riminesi Motus associato alla curatela triennale del Festival. Terra bruciata è il titolo della prima Molotov Cocktail opera del mondo, pensata da Öhrn in collaborazione con Damiano Bagli e al compositore e direttore Arno Waschk: un’opera spettacolare e poetica per coro e due lanciatori di “cocktail molotov”, le cui esplosioni saranno amplificate e mixato con il canto del coro formato da abitanti del posto, che interpreta il libretto del poeta bielorusso Uladzimir Niakliaeu.
Dal 7 in poi l’energia del Festival attiverà angoli, case, edifici e piazze di Santarcangelo e dintorni, arrivando persino al bosco vicino al letto del fiume Uso, dove in una tenda da circo sarà ospitato Imbosco, il Dopofestival di Santarcangelo: “il luogo dove si va quando cala la notte, gli spettacoli sono terminati e il programma giornaliero si chiude, ma un nuovo momento ha inizio, quello della distensione, della musica, del ballo, del divertimento: dj italiani e internazionali si alternano in consolle ogni sera, a partire dalla mezzanotte, per caricare d’energia il pubblico del Festival”.
Per il programma completo del Festival è consultabile sul sito http://santarcangelofestival.com, ed è possibile acquistare i biglietti sia on-line che in un punto vendita dedicato in Piazza Ganganelli (Santarcangelo).
Non ci rimane che augurarvi buona visione, e buon ascolto.
La performer e dj Silvia Calderoni
