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Consumi a Rimini: oltre alle bollette preoccupa l’inflazione. Aumenta il prezzo di pane e cereali

“I dati del territorio dei prezzi al consumo del mese di gennaio 2022 ci consegnano un inizio anno molto  amaro per i riminesi e con previsioni tendenziali a dir poco preoccupanti. Oltre alle stratosferiche bollette di luce gas, si aggiungono le ricadute su tutti i prodotti di consumo.  Un andamento trainato dall’aumento dei costi dei beni energetici, che incidono fortemente sui costi di trasporto e produzione. Il rialzo del costo di energia elettrica e gas si stima durerà anche per i mesi avvenire, pesando in maniera notevole e in molti casi drammatici sui costi delle famiglie”.

E’ quanto emerge da un report di Federconsumatori.

Nel mese di gennaio 2022 a Rimini si registra un aumento inflattivo del +4.8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre rispetto al mese di dicembre 2021 si registra una variazione del +1.7%. A preoccupare per la tenuta sociale di molte famiglie riminesi non sono solo gli aumenti di luce gas rispettivamente a + 39% e + 28,3% ma con variazioni tendenziali a + 65,6% e 71,7%, ma anche le previsioni a due cifre per carburante a + 19,6% , fornitura acqua +6,2%, raccolta acque da scarico + 7,8% , servizi postali +6,2% , pacchetti vacanza più 11,3% , prodotti ittici + 5,2% , vegetali + 4.2% , pane e cereali + 3%., caffè e cacao + 2,6% che hanno già fatto lievitare  da tempo la tazzina espresso bar  ad 1 euro e 20.

Sui prezzi dei consumi di prima necessità e del settore alimentare incidono inoltre  anche le forti tensioni sul mercato delle materie prime ed i maggiori costi degli imballaggi, il rincaro dei mangimi e dei concimi che faranno sentire il proprio peso anche nei prossimi mesi. Preoccupano, infine, i costi nel settore sanitario, dovuti principalmente al ricorso alla sanità privata per visite, prestazioni ed esami, le difficoltà ed i tempi  delle strutture pubbliche .

L’impatto stimato sui conti delle famiglie si aggirerà con un aggravio di 1.500 euro annui, pari ad una mensilità media da lavoro  ed a tre mensilità da pensioni al mimino. Tali aumenti avvengono in un contesto estremamente delicato e in molti casi non faranno altro che accrescere disuguaglianze e disparità all’interno del Paese e del nostro territorio, che metteranno in difficoltà molti nuclei familiari , anziani, giovani coppie , donne,  già colpite da due anni di pandemia.

Oltre ad una urgente e strutturale riforma delle bollette,  a partire dalla revisione delle accise, dell’ Iva e degli oneri di sistema, è necessario che le Autorità competenti ed il Governo mettano in atto un monitoraggio attento dei prezzi, specialmente nel settore dell’energia e dell’alimentazione in quanto beni di prima necessità, al fine di prevenire ogni fenomeno speculativo, che  in questa fase sarebbe intollerabile.

Federconsumatori Rimini è impegnata assieme altre altre Associazioni di consumo ed al  Comune di Rimini in una campagna di informazione al fine di  indirizzare e rendere consapevoli i cittadini  a cercare di orientarsi nella giungla del mercato delle bollette di luce gas ed a cogliere tutti gli strumenti a disposizione per le famiglie maggiormente in difficoltà , bonus , rateizzazioni , fondi sociali comunali .

Il Paese in questi anni non ha investito nelle energie rinnovabili ed ora ha bisogno di scelte coraggiose e lungimiranti, che promuovano una ripresa sostenibile e una autosufficienza energetica.    Afferma Graziano Urbinati, Presidente di Federconsumatori  –  è necessario che le nostre Amministrazioni  promuovano da subito la nascita di Comunità Energetiche  come  previsto dal Decreto Legislativo dell’8  novembre 2021, ed assumere decisioni in merito al Parco Eolico proposto al largo della costa riminese, valutando il suo posizionamento ed i vantaggi che ne potrebbero derivare sulle bollette  dei cittadini e imprese riminesi.  Essere una città “ green e carbon free” genererebbe sicuramente un valore aggiunto per i mercati turistici .

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