Le minoranze del Consiglio Comunle di Rimini si sono riunite e alla fine hanno emesso una durissima dichiarazione. Motivo del contendere, le modifiche al regolamento votate in loro assenza.
Il comunicato congiunto delle minoranze:
La misura è colma
Tutta l’opposizione è unita nel denunciare una grave violazione delle regole – scritte e non – che “reggono” da sempre la politica a tutti i livelli.
Ci riferiamo alla recente modifica del regolamento comunale – una sorta di Costituzione dell’organo democratico assembleare della città – imposta senza il doveroso passaggio nella relativa Commissione nè alla Capigruppo nè addirittura senza esser stata previamente discussa almeno informalmente tra le forze assembleari. Con verosimile violazione, dunque, delle disposizioni dello stesso regolamento comunale.
Checché se ne dica, gli altri importanti Comuni che hanno recepito tale modifica, lo hanno fatto seguendo il doveroso iter istituzionale.
E nella stessa rossa Bologna, stanti le importanti ricadute politiche della delibera, si è approvata con la previsione di una opportuna data di scadenza e l’impegno a riaggiornarsi.
Quanto accaduto giovedì peraltro – tra le mancate risposte alle interrogazioni, il limite all’esercizio di convocazione delle commissioni di garanzia presiedute dalla minoranza e le istruttorie spesso parziali delle delibere, è solo l’ennesima arrogante mancanza di rispetto nei confronti dei consiglieri di minoranza (e del 49% della città che continua a rappresentare).
Sul metodo dunque denunciamo il totale spregio avvenuto nei confronti del Consiglio e della storia politica che impone la condivisione di una modifica regolamentare che non può dunque avvenire a colpi di maggioranza
Quanto al merito, poi noi – contrariamente a quanto piace far credere a qualcuno – condividiamo l’opportunità che il Consiglio possa essere partecipato dal consigliere eventualmente positivo al covid, ma senza un allargamento eccessivo ed indiscriminato di tale diritto (si pensi al consigliere che preferisse non presenziare per mera comodità) e soprattutto senza che tale decisione sia lasciata alla mera discrezionalità della Presidenza.
Non potevamo legittimare col nostro voto tale sopruso, creando peraltro un grave precedente.
L’abbandono dell’aula era un atto doveroso. Triste, ma doveroso.
E la cosa forse più preoccupante è che la maggioranza ha solo pensato ad intestarsene voracemente la vittoria sui giornali, non rendendosi invece nemmeno conto che si tratta di una sconfitta per tutti.
Prendiamo atto della grave spaccatura che la maggioranza – con l’appoggio preoccupante della Presidenza e la certezza forse eccessivamente granitica degli uffici circa la legittimità della vicenda – ha voluto creare all’interno di un Consiglio comunale che sembrava potesse finalmente collaborare per il bene della città.
Ne prendiamo atto doverosamente. E doverosamente ne prenderemo le contromisure
Tutti i Consiglieri di minoranza
Angelini Matteo
Brunori Stefano
Ceccarelli Enzo
de Sio Luca
Lisi Gloria
Marcello Nicola
Marchei Loreno
Pari Andrea
Renzi Gioenzo
Spina Carlo Rufo
Zilli Filippo
Zoccarato Matteo