Il Consigliere comunale di Rimini Filippo Zilli denuncia la situazione precaria e pericolosa di alcune strade delle colline riminesi. In particolare via Covignano, dove anche recentemente è avvenuto un grave incidente tra una moto ed un camion. Questa la sua nota stampa.
“Ieri la via San Lorenzo in Monte è stata chiusa a causa di un incidente tra un TIR, proveniente dalla Galvanina, ed un ciclomotore.
Sono anni che, sia come Consigliere Comunale, sia come membro dell’associazione AltraRimini, sia come ex residente, denuncio lo stato di
insicurezza delle nostre colline anche in termine di viabilità. Covignano viene sempre più utilizzata come svincolo autostradale tra superstrada, consolare,
marecchiese e direzione Mare/Monte.
Ho, e abbiamo, fatto presente più volte in diversi incontri con l’assessore Frisoni i problemi viari di Covignano: piccole strade di campagna dove
transitano giornalmente camion e TIR di ogni misura e grandezza; e questa volta si è rischiata la disgrazia.
I problemi partono dalla via Covignano, subito dopo la nuova rotonda “Gianni Fabbri”, dove troviamo la prima strettoia all’altezza della vecchia chiesa
sconsacrata con via Leoni, dove giornalmente il traffico si blocca; si prosegue poi di fronte alla scuola Marvelli, soprattutto negli orari di entrata e uscita dei ragazzi con decine di autobus e macchine parcheggiate in ogni dove,passando poi a l’annoso problema delle “fontanelle” anche li con un
parcheggio selvaggio e attraversamento pedonale molto rischioso, ed infine la difficoltà della via san lorenzo a monte dove giusto ieri è avvenuto il grave
incidente. Tutto ovviamente condito dalla totale assenza di marciapiedi e ciclabili a protezione di pedoni e ciclisti che a loro volta transitano in mezzo a
macchine e camion.
E’ ora di disciplinare seriamente il traffico collinare. Abbiamo presentato diverse alternative all’amministrazione, mai ascoltate, come quella della
realizzazione di una rotonda con al centro l’ “arvura” (la grande quercia che tutti conosciamo in fondo alla via s. lorenzo), in modo da vietare la
percorrenza della via covignano e veicolare e facilitare il transito dei grandi mezzi pesanti da una strada a loro più congeniale e “riservata”; o lo
spostamento delle fontanelle nel parcheggio dell’ex assassino (di cui si è già discusso anche con Rom. Acque), in modo da porre fine ai continui problemi
e rischi che si vivono giornalmente, e quant’altri…
Covignano potrebbe rappresentare un gioiello naturalistico, storico, culturale ed etnografico di Rimini, ma sta morendo nell’indifferenza.”