La consigliere comunale di Rimini del Partito Democratico, Barbara Di Natale, interviene sul prossimo Congresso del PD:
“Ricominciamo dalle nostre radici, da politiche in grado di aprire prospettive reali per la vita delle persone, da culture capaci di assumere e interpretare i cambiamenti, da insediamenti sociali che mettono in moto partecipazione e comunità, dalla visione critica del mondo per trasformarlo, con una classe dirigente pronta all’impegno, sorretta nella sfida da esperienze di storie individuali e collettive, che non vanno disperse.
Il progetto del Partito Democratico nato proprio per allargare il campo sociale e politico della sinistra, per mescolare culture e differenze è finito invece ben presto con l’uomo solo al comando e la contrapposizione di cordate interne, impermeabile ai ripetuti segnali di distacco di pezzi di elettorato, di intelligenze che dall’esterno guardavano ad esso.
Dal 4 marzo l’Italia è guidata dal primo governo nazional-populista dell’Europa occidentale e rischia un declino inarrestabile, tanto sul piano di arretramento sociale come su quello di una convivenza democratica che sempre più s’incrina.
Ora è tempo di reagire, di fare un ragionamento onesto sulla sconfitta storica del PD e della sinistra che ha consegnato il paese a questa destra. Dobbiamo aprire le porte ad un nuovo PD dove unità e chiarezza procedano insieme come segno di autorevolezza delle classi dirigenti.
Ritengo che l’unica proposta politica che va nella direzione di una radicale alternativa e discontinuità rispetto agli ultimi 4 anni di Governo sia quella di Nicola Zingaretti, alla quale ho immediatamente aderito.
La proposta che Zingaretti ha messo in campo oggi, è in grado di far vivere una politica di sinistra con al centro parole chiave come quelle dell’uguaglianza, della redistribuzione della ricchezza, dei diritti, concetti che se ben amministrati possono far diventare il Pd un grande partito di Popolo, fuori da una logica padronale o da comitato elettorale.
Ho conosciuto l’impegno di Zingaretti quando insieme abbiamo sostenuto Andrea Orlando a candidato segretario nazionale del Pd.
Ci accomuna una visione collettiva del partito e della società dove prevale il “Noi” rispetto alle forme diffuse di egoismo individuale.
Dopo il 4 marzo ha chiesto il congresso, ed è stato il primo a dichiarare che era necessario farlo subito. Purtroppo, i tempi del congresso si sono dilatati, è alla fine sarà passato un anno dalla sconfitta elettorale. Un’enormità!Credo che Zingaretti sarà un segretario convincente capace di parlare alle persone, non abbiamo bisogno di parole gridate, ma di comunicare in maniera diretta e concreta, dopo un’epoca di leadership divisive, ora dobbiamo mettere insieme convergenze diverse.
Nicola è una persona che sa mettere insieme concretezza, vocazione all’ascolto ed è in grado di unire. Inoltre si è sempre misurato col consenso e ha sempre vinto, lo ha dimostrato nelle stagioni del governo amministrativo di cui è stato ed è protagonista, quindi è apprezzato anche da porzioni di elettorato che vanno oltre il PD, appartiene ad una generazione che può mettersi in sintonia con questa Italia che è cambiata negli ultimi dieci anni.
Da sempre attento al valore della cultura, perché conoscenza e cultura sono le basi per garantire i diritti e le libertà della persona, la crescita sostenibile, la lotta alle disuguaglianze.
Abbiamo creduto che le vecchie culture di riferimento della sinistra italiana dovessero reinventarsi attraverso il liberalismo, per poter perseguire i propri storici ideali di libertà, solidarietà e giustizia.
Oggi questa interpretazione è in gran parte superata. Adesso è il momento in cui occorre intercettare le energie vive della società, compreso quelle di tante donne che oggi con intelligenza e audacia sfidano un ordine maschile in Italia più arcigno che altrove.
Nicola è il centro di un progetto collettivo e inclusivo, di una “Piazza Grande” dove avviare una discussione su come ricostruire una forza politica di sinistra, democratica e progressista, una “Piazza Grande” delle idee e delle competenze, consapevole di dover parlare a tante persone che aspettano da troppo tempo un riscatto dei propri valori democratici e chiedono una qualità di vita dignitosa.
Chiedono giustizia sociale e opportunità”.
Barbara Di Natale, consigliere comunale del Partito Democratico