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Riccione, il confronto tra i candidati: diamo le pagelle

Primo incontro fra tutti i candidati a sindaci a Yellow Factory di Riccione. Una serata frizzante con cinque domande uguali per tutti e i cinque i candidati.
Abbiamo seguito le risposte ed abbiamo provato a dare un voto per ogni risposta per poi ricavarne una classifica finale. Sicuramente si tratta di giudizi soggettivi, con i quali si può essere d’accordo o meno. Però il gioco è divertente ciascuno può provare a riperterlo per conto suo, elaborando al sua personalissima graduatoria.

Partiamo:

Domanda numero 1: Con quali argomenti candideresti Riccione capitale europea della Cultura (Un sogno)?

Andrea Delbianco (MoviMento 5 Stelle): Usando un argomento immateriale, ma che ha fatto la storia di Riccione l’accoglienza.

Voto 4. Argomento che più scontato non si può, che qualsiasi località della Romagna potrebbe usare.

Morena Ripa (lista Fare:  “Consapevolezza di essere un città che da sempre è stato luogo di incontro e poi la proposta dei due assessorati al turismo”.

Voto 4. Tutte le località turistiche sono luogo di incontro, per non dire della stravaganza del doppio assessorato al Turismo.

Renata Tosi: (centro destra) Usare come punto di forza il festival del giornalismo d’indagine prosecuzione del premio Ilaria Alpi.

Voto 6. Idea non fortissima, ma nemmeno banale.

Sabrina Vescovi (centro sinistra): Usare realismo per una proposta del genere. Fare risaltare l’originale patrimonio storico culturale di Riccione unendolo alle avanguardie culturali che la città ha espresso negli anni.

Voto 7 per l’unione di beni immateriali e materiali

Carlo Conti (Patto civico): Cultura del balneare e stili di vita.

Voto 4 per gli errori storici. La cultura balneare non è stata inventata a Riccione.

 

Domanda numero 2: Turismo. Come destagionalizzare?

Conti (Patto Civico): Necessità allungare la stagione. Puntare su turismo sportivo (ottimi impianti a Riccione) turismo congressuale ed innovare la spiaggia.

Voto 5. Risposta scolastica, sono cose che infatti funzionano, ma che già esistono da anni.

Delbianco ( MoVimento 5 Stelle): Condividere i progetti con le categorie, comunicare all’esterno i progetti condivisi. Fare un tavolo con tutte le categorie.

Voto 3. Nessuna idea, solo metodo.

Ripa (lista Fare): Riccione potrebbe diventare il luogo dove soggiornare, per poi visitare Milano, Roma, Venezia Firenze ecc.. Poi rete con le città europee..

Voto 3. Riccione come una città dormitorio.

Tosi (centro destra) A Riccione la destagionalizzazione è stata già fatta negli ultimi anni. Puntare sul turismo sportivo e congressuale.

Voto 5. Risposta presuntuosa, perché se è vero che qualcosa è già stato fatto (vedi il voto a Conti) manca proprio quel “di più” che si va cercando.

Vescovi: (centro sinistra) Vanno completate le infrastrutture per continuare a destagionalizzare: Sportive, congressuali e sulla spiaggia. Coinvolgere professionalità e competenze per gli eventi. Voto 5. Proposta debole ed autarchica, simile a quella della Tosi.

 

Domanda numero 3. Sport e benessere.

Vescovi (centro sinistra) Riccione è già attrezzata. Ma occorre migliorare soprattutto in un rapporto proficuo tra pubblico e privato. Particolare attenzione alla riqualificazione degli impianti che sono stati realizzati negli anni 70/80. Da sostenere il termalismo esistente ed incentivare nuovi investimenti nell’industria del benessere.

Voto 7. Idee chiare e praticabili.

Conti (Patto Civico) Aiutare le terme d Riccione approvando e sostenendo gli investimenti del privato. Nello sport Riccione è forte, ma vanno cambiate le gestioni degli impianti sportivi: gestioni sociali per i riccionesi e gestioni imprenditoriali per i turisti.

Voto 5. Proposte difficilmente praticabili nella parte delle gestioni diversificate.

Delbianco (5 Stelle) Strutture aperte a tutti, giovani e meno giovani e comunicare le potenzialità di Riccione.

Voto 5. Proposte di buon senso e nulla più.

Ripa (Lista Fare): Necessari nuovi impianti: un velodromo per i ciclisti ed una pista da moto cross. Palestre sulla spiaggia (ma all’aperto) e città di riposo durante la notte.

Voto 5. Bene lo sforzo di analisi e di proposta, meno bene quella “città di riposo” che va oggettivamente a scontrasi con, caratteristiche oggettive di tutta la Riviera (vedi domanda 4).

Tosi (centro destra): Tanto lavoro fatto negli anni passati per promuovere al meglio lo sport a Riccione sia come turismo che come attività motoria per i riccionesi. Propone di incentivare gli sport d’acqua ed in particolare la vela (centro velico federale a Riccione) e sport all’aria aperta.

Voto 7 Per le proposte nuove e allo steso tempo coerenti con il contesto.

Domanda numero 4. Giovani e divertimento. Come attrarre e giovani a Riccione?

Ripa (lista Fare): Il divertimento di notte va mantenuto. Ha fatto la storia di Riccione ed è un errore perderlo.

Voto 3. Grazie, lo sapevamo. Ma la proposta dov’è?.

Tosi (centro destra: Divertimento va bene, ma va profondamente innovato per ritornare ad essere di moda e di tendenza. Un divertimento non solo notturno ma anche di giorno.

Voto 6 Bene la chiarezza, non irresistibile l’appeal.

Vescovi (centro sinistra): Governare la complessità. Senza questa capacità non ci sono scorciatoie per far coesistere mondo della notte, tendenze, moda, riposo e famiglie. Uscire dall’alternativa o giovani o famiglie. Senza i giovani Riccione muore.

Voto 8. Consapevole e con idee chiare.

Conti (Patto Civico): Riccione è sinonimo di divertimento. Per ridare smalto ed essere attrattivi per i giovani occorre assecondare gli imprenditori. Divertimento sano e senza sballo.

Voto 6. Bene aver indicato con precisione l’obiettivo e la strada da seguire, ma la complessità del tema forse di strade ne richiede più di una. 

Delbianco (5 Stelle): Riccione è stata un simbolo per il mondo della notte. Occorre farla ritornare tale cercando di eliminare gli eccessi anche usando ciò che ci mette a disposizione la tecnologia.

Voto 5 per la troppa fiducia sulla tecnologia come panacea.

 

Domanda numero 5. Riccione nel futuro. Come la vede e la lascerebbe Riccione dopo 5 anni di esperienza da sindaco?

Tosi (centro destra): Renata Tosi lascerebbe una Riccione preparata ed allenata pronta alle grandi sfide del futuro. Contemporaneamente occorre investire su grandi progetti: Via Dante, le tre piazze e soprattutto riportare la Tv a Riccione.

Voto 6 per le proposte, pur non nuovissime.

Vescovi (centro sinistra): Dopo 5 anni vorrebbe consegnare una città coesa ed armonica e capace di dare opportunità di lavoro. Occorre un ricambio generazionale nel mondo dell’impresa. Ma soprattutto ha in mente uno sviluppo di Riccione che non si fa in 5 anni ma è necessario un progetto di almeno 20 anni da condividere con la comunità riccionese. Nel breve periodo investire sul Porto e sugli assi commerciali.

Voto 7 per la lucidità e la visione di lungo periodo.

Conti (Patto Civico): Una città più unita e coesa (come la Vescovi). Riccione esca dall’isolamento e faccia sinergia con gli altri territori. Importante rifare il salotto, viale Ceccarini e le piazze.

Voto 7 se non altro  per il passaggio sull’isolamento.

Delbianco (5 Stelle): Riccione è una città disgregata e disunita. Dopo 5 anni vorrei che i riccionesi avessero gli occhi di chi è orgoglioso della propria città. Pensa ad un progetto a lungo termine. Un grande Master plan costruito da competenze esterne a Riccione.

Voto 6 per la scommessa del master plan con esterni, pur partendo da un’analisi troppo catastrofista.
Ripa (lista Fare): Città efficiente e funzionante. Pensa ad un piano strategico da realizzarsi nei prossimi 20 anni.

Voto 6 per il piano strategico di lungo periodo, un po’ generico il resto.

Risultati:

Tirate le somme, in questa classifica a punti al primo posto si colloca Sabrina Vescovi con 32 punti. Nella migliore tradizione della sinistra riformista e di governo dimostra preparazione, esperienza amministrativa e capacità di analisi. Non nasconde le difficoltà. Un po’ troppo “riccionese”, cioè autarchica.

Segue Renata Tosi con 30 punti. Ha messo a frutto la sua esperienza da sindaco. Poteva essere più incisiva su alcuni punti. Ma nessuna autocritica neanche velata.

Al terzo posto si colloca Carlo Conti con 27 punti. Ha unito un po’ di esperienza amministrativa alla capacità di glissare su evidenti lacune di analisi e di proposta di governo.

Fuori dal podio Andrea Delbianco con 23 punti. Unica proposta degna di nota, il master plan. Per il resto, solo metodo, tavoli di condivisione: più “come” che “cosa”.

Ultima, Morena Ripa con 21 punti. Dopo 3 anni di consigliere comunale ci si aspettava qualcosa di più. Solo un generico piano strategico.

L’Arciunès

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