Confesercenti ha inviato un comunicato stampa su concessioni demaniali e Parco del Mare
“Si comunica che si è svolta la riunione dei soci FIBA del Comune di Rimini, che riunisce gli operatori balneari del Consorzio Operatori Balneari Rimini e i gestori di bar ristoranti di spiaggia del Consorzio Ristobar Spiaggia Rimini, associati alla Confesercenti, con all’ordine del giorno:
1) Legge di riordino delle concessioni demaniali, per la quale viene sollecitata la soluzione in tempi rapidi della questione;
2) Progetto Parco del Mare.
Dopo un attento esame delle suddette problematiche, si è convenuto, come Confesercenti, di mettere a disposizione degli associati tutti gli strumenti tecnici e legali per supportare la progettazione, finalizzati alla loro realizzazione e soprattutto per verificare le fattibilità economiche e normative dei progetti, che non possono prescindere da una soluzione certa sul futuro delle concessioni demaniali, in quanto il centro delle attività degli operatori balneari (bagnini e ristoranti) rimane l’arenile.
Sul lungomare si andranno a realizzare attività di completamento e servizi a supporto di attività posizionate sull’arenile.
Solo successivamente alla definizione delle linee guida del progetto che l’Amministrazione Comunale riterrà di formulare, precisando e puntualizzando le scelte operate, rispetto alle varie proposte progettuali e problematiche avanzate e sollevate dagli operatori, nelle singole e specifiche partecipazioni d’interesse, in particolare:
• certezza della concessione demaniale;
• congrua durata della stessa in relazione all’importanza ed entità dell’investimento necessario per ammortizzare l’investimento;
• entità della partecipazione pubblica e possibilità d’accesso ai finanziamenti pubblici e privati;
• chiarimenti delle procedure urbanistiche, in quanto a tutt’oggi l’unico strumento urbanistico in essere è il Piano dell’Arenile, con progetti da tempo presentati, a norma del vigente Piano dell’Arenile, che a tutt’oggi non trovano sbocchi e risposte, e definizione delle attività da collocare in ogni comparto o conoscenza in anticipo delle tipologie di attività da inserire in ogni comparto, al fine di verificare la fattibilità economica e commerciale dell’investimento;
Solo dopo queste certezze “i proponenti saranno in grado di redigere la fattibilità di un Piano Economico Finanziario che possa consentire l’attuazione e la procedibilità dell’idea progettuale avanzata.”