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Confesercenti Rimini: “Senza lungomare pronto bar e bagnini non possono aprire”

Il consorzio operatori balneari della Confesercenti scrive al sindaco di Rimini  e all’assessore ai lavori pubblici. Oggetto, i lavori del parco del mare nel tratto piazzale Fellini – Piazzale Kennedy. Secondo il consorzio alla “data odierna dovevano essere conclusi i lavori, ripristinata la viabilità ed individuate nuove aree di sosta per auto, scooter e bici”. Condizione indispensabile per permettere agli operatori di spiaggia “di portare le attrezzature  sulla spiaggia e permettere a fornitori, ambulanze e servizio di raccolta rifiuti di raggiungere la spiaggia”.

Oggi, scrive il consorzio, si ipotizza l’apertura solo tra 40 giorni, pertanto “fino ai primi di luglio 5 ristobar e 16 bagni saranno senza alcuna idonea entrata con una viabilità precaria resa possibile da un piccolo corridoio sul marciapiede a monte del lungomare.”

“In questa situazione – è l’affondo del Consorzio ci chiediamo come turisti e clientela locale possano frequentare la spiaggia di Marina Centro e come Rimini si possa permettere, in una stagione come questa, di mostrare inaccessibile una delle spiagge simbolo del suo turismo balneare”.

In questa situazione di grave precarietà le aziende interessate “sono concretamente impossibilitate ad organizzare l’apertura, così come assumere personale, valutando anche sotto l’aspetto normativo, la possibilità di non aprire la propria attività”.

“Per queste ragioni il Consorzio operatori balneari della Confesercenti chiede al Comune:

  • Un confronto franco al fine di comprendere e valutare la situazione
  • Una conferma delle Vostre valutazioni ed intenzioni sul problema, così da rendere partecipi gli associati
  • Una indicazione della strategia che intendete adottare e le possibilità di superare l’empasse
  • E infine un confronto su eventuali altre necessità da ambedue la parti, sia in termini di rassicurazioni che di possibile collaborazione nella gestione della critica situazione, sia dal punto vista logistico che economico.”

 

 

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