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Condannato rapinatore della gioielleria Marchini

Condannato a cinque anni il rapinatore con la mazzetta da muratore finito in carcere nell’ottobre scorso.

L’uomo, Francesco Bordone, nato a Modena si era trasferito a Rimini da alcuni anni ed era un professionista piuttosto noto nel suo settore, faceva il grafico,  figlio di un noto penalista modenese, ora defunto.

All’ex professionista fu fatale la rapina del 19 ottobre alla gioielleria Marchini di Marina Centro a Rimini.
Il malvivente era vestito in modo elegante e, fingendosi cliente e approfittando che in quel momento era presente in gioielleria solo Giuseppe Miller Marchini, una volta avvicinatosi al bancone, ha chiesto al titolare di potere visionare alcune fedi. Il gioielliere, dopo avere prelevato un espositore dal sottostante bancone, si è abbassato nuovamente per prelevarne altri, ma a quel punto è stato colpito violentemente e ripetutamente al capo con un grosso martello avvolto in un panno che il finto cliente aveva tenuto nascosto in un sacchetto.
Il gioielliere, benché ferito, ha ingaggiato una colluttazione con il suo aggressore riuscendo ad aggrapparsi a lui; cosicché entrambi sono rovinati pesantemente sul pavimento. Nonostante ciò il rapinatore ha continuato a colpire con violenti calci e pugni il gioielliere riuscendo infine a liberarsi dalla presa e a fuggire.

E’ da quel momento che sono iniziate le ricerche su tutto il territorio dell’autore del crimine. Un uomo che si trovava occasionalmente nei pressi della gioielleria, notando il gioielliere uscire dal suo negozio con il volto insanguinato e il rapinatore fuggire verso via Dandolo, aveva provato a inseguirlo allertando gli agenti, ma in prossimità dell’incrocio con via Cormons il fuggitivo era scomparso.
Utilizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza gli investigatori sono risaliti a Francesco Bordone.

Nel frattempo il rapinatore, sentendosi braccato, si era consegnato alla Questura di Modena; a sua giustificazione aveva raccontato di una situazione di bisogno economico e per far fronte alle esigenze familiari e con gli affari che andavano male, il professionista aveva pensato bene di risolvere i suoi problemi indossando una maschera in lattice da ‘cinema’ e trasformarsi in un rapinatore.

Nel corso delle indagini Francesco Bordone è stato riconosciuto colpevole anche di altre rapine a “Compro Oro” nel territorio riminese.

Ieri presso il tribunale di Rimini è arrivata la sentenza di primo grado. Una sentenza giunta dopo un tentativo di patteggiamento chiesto dalla difesa (avvocati Roberto Mariani, Roberto Chiossi e Domenico Giovanardi tutti di Modena) ma rifiutata dal Pm ed una proposta del Pm (4 anni e dieci mesi) rifiutata dalla difesa.

Si è giunti quindi al rito abbreviato con l’accusa (Pm Bertuzzi)  che ha chiesto sette anni e dieci mesi. Alla fine il giudice ha deciso per una condanna di 5 anni.

Gli avvocati difensori hanno già annunciato appello. Ritengono la condanna troppo severa e non ha tenuto conto che alcune parti civili sono state già risarcite. Attualmente Bordone è ai domiciliari a Modena presso una comunità. Si occupa dell’insegnamento dell’italiano e dell’inglese ai richiedenti asilo.

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