I parlamentari europei del gruppo del Pd hanno rivolto una interrogazione alla Commissione sulle affermazioni dell’ex commissario Frits Bolkestein.
L’articolo 12 della direttiva 2006/123/CE sembra vietare il rilascio di concessioni di durata «illimitata» e il rinnovo automatico.
Dal 2009 sono stati compiuti atti nei confronti dell’Italia, sulla peculiare vicenda delle concessioni balneari, che hanno determinato una pronuncia della Corte di giustizia europea (cause riunite C-458/14 e C-67/15);
Detta pronuncia non è entrata nel merito di alcune questione irrisolte, demandando alle autorità degli Stati membri l’individuazione dei meccanismi per garantire soluzioni a tutela del «legittimo affidamento», oppure per valutare la presenza di «risorse naturali scarse», e ha altresì riconosciuto che le concessioni demaniali rientrano nel novero delle «concessioni di servizio».
Invero, Frits Bolkestein ha contraddetto questa affermazione, asserendo che «le concessioni balneari non sono servizi ma beni, e quindi la direttiva non va applicata». Detta affermazione ha prodotto nuove e legittime attese negli operatori, smentendo quanto già detto e sentenziato e inficiando il dialogo in corso tra autorità nazionali ed europee.
Ciò premesso, può la Commissione far sapere se non ritenga opportuno esprimersi attraverso una nota ufficiale, sia chiarendo la natura delle dichiarazioni e dell’interpretazione fornita dall’ex Commissario, sia esplicitando se eventuali norme nazionali in linea con tale interpretazione possano dare luogo a una riapertura della procedura di infrazione?