Cerca
Home > Economia > Concessioni demaniali. Bocciato anche emendamento “pertinenziali”

Concessioni demaniali. Bocciato anche emendamento “pertinenziali”

Sulle spiagge rimane tutto come prima.

Non solo non è stata approvata la legge delega per il riordino della materia. Ma non è stato neanche ammesso un emendamento in legge di bilancio per ridurre i canoni dei “pertinenziali”. Si tratta di un numero esiguo di concessionari ( a livello nazionale) che hanno sia l’area che la struttura dove si svolge l’attività di proprietà dello stato.

Nella legge finanziaria del 2007 fu permesso all’Agenzia del demanio di rideterminare i canoni annui relativi alle concessioni che ospitano tali strutture, introducendo un sistema di calcolo commisurato ai valori di mercato. Questo nuovo calcolo ha portato ad aumenti dei canoni dal +300% al + 1500% da un anno all’altro. Da questa situazione è nato un contenzioso con lo Stato che va avanti da anni. Nella legge di stabilità i deputati di maggioranza On Sergio Pizzolante e Tiziano Arlotti hanno proposto un emendamento che diminuiva i canoni dei pertinenziali e compensando le minori entrate con l’aumento dei canoni minimi sulle altre concessioni demaniali turistiche.
La Ragioneria dello Stato ha messo il veto sull’emendamento per i tempi troppo stretti per il ricalcolo dei canoni minimi.

La situazione pertanto rimane la stessa degli ultimi anni. Canoni dei pertinenziali elevatissimi (una delle strutture, ad esempio, presenti nel “triangolone di Rimini” è passata da un canone di 1600 euro a 90.000 in un anno), contenzioso con lo Stato perché il canone non viene pagato. Inoltre lo Stato (attraverso le sue strutture) non può revocare la concessione per mancato pagamento perché è stata inserita una norma due anni fa blocca le decadenze per mancato pagamento dei canoni pertinenziali. Una situazione paradossale.

Talmente paradossale che in questo modo tutti gli investimenti sono bloccati e lo Stato non un incassa di fatto un euro. 

La paralisi della riforma complessiva del regime di affidamento delle concessioni demaniali con finalità turistiche provoca inevitabilmente anche ripercussioni sulle scelte delle amministrazioni comunali della costa ed in particolare di Rimini. Parco del Mare e riqualificazione della zona del porto impattano, pesantemente, con questa situazione di blocco.

Il tutto è rinviato alla prossima legislatura con tempi tutti incerti.

Ultimi Articoli

Scroll Up