Un accordo tra le forze di maggioranza ha previsto un emendamento al decreto milleproroghe che proroga di un anno, al 31 dicembre 2024, le concessioni balneari.Nello stesso periodo viene vietato procedere a bandi in attesa dei decreti attuativi sul riordino della disciplina in materia. Rinviando le gare e adempiendo ad una promessa elettorale fatta ad una categoria amica. Ma aprendo un doppio conflitto interno ed esterno. Da una parte, il Consiglio di Stato che in una sentenza ha fissato il termine delle concessioni esistenti al 31 dicembre di quest’anno. Dall’altra, l’Europa che ha messo l’Italia in procedura di infrazione per la violazione della legge Bolkestein sulla concorrenza.
Infatti l’emendamento inserito nel decreto Milleproroghe ha provocato l’immediata reazione di Bruxelles: “Cogliamo l’occasione per ribadire che il diritto Ue richiede che le norme nazionali” sui servizi “assicurino la parità di trattamento degli operatori, promuovano l’innovazione e la concorrenza leale” e “proteggano dal rischio di monopolio delle risorse pubbliche”. Lo dice all’ANSA un portavoce della Commissione Ue dopo il via libera della commissione Bilancio e affari costituzionali del Senato alla proroga di un anno delle concessioni balneari.