Con San Marino non c’è mai pace. Nei giorni scorsi la polemica sulla differenza di comportamenti tra lo Stato della Repubblica di San Marino e lo Stato Italiano. Una differenza di comportamenti consistente. Apertura dei ristoranti e pubblici esercizi, possibilità di fare il cenone di fine anno. Un divario talmente ampio che fa decidere all’Italia di mettere San Marino nei paesi in fascia C. Praticamente se non vi sono ragioni urgenti chi viene da San marino deve rispettare una quarantena fiduciaria. A fronte di questa decisione dell’Italia e dell’aumento dei contagi il governo di San Marino fa marcia indietro ed adotta un lockdown simile a quello italiano. Per questa ragione San Marino ritorna in serie A, senza particolari restrizioni nella mobilità tra i due paesi.
Sul Titano sono vietati anche i cenoni di fine anno. Almeno formalmente perché poi nei fatti non è così. Infatti vi sono tutti gli alberghi di San Marino che offrono il cenone di fine anno nei loro alberghi.
Tanti gli alberghi che offrono la cena di San Silvestro (bevande incluse) con accompagnamento musicale, e pacchetto di sconti nei musei ed altre attività nel centro storico. Offerte che includono la terza notte fino anche ad un soggiorno di 5 notti. L’italiano dovrebbe recarsi a San Marino il 30 dicembre, per evitare la zona rossa, e rientrare il 1 gennaio per la possibilità di ritornare sempre nella propria residenza anche quando si è in zona rossa.
Una situazione non solo di concorrenza sleale, in Italia il cenone può essere servito solo in camera, ma anche di rischio sanitario. Chi garantisce che al rientro da San Marino non vi siano contagiati? In tanti auspicano controlli serrati. Sul Titano ma soprattutto ai confini per controllare il primo gennaio e giorni successivi chi rientra da San Marino mettendo ad esempio l’obbligo del tampone.
Foto di copertina. Uno degli hotel di San Marino che offre il cenone di fine anno
