Il Tribunale Amministrativo dell’Emilia Romagna (TAR) ha accolto il ricorso proposto dall’azienda di ristorazione Altamarea di Torre Pedrera contro il provvedimento del Comune di Rimini di revoca di autorizzazione allo svolgimento di attività di somministrazione di alimenti e bevande. In pratica il Comune di Rimini aveva emesso un atto di chiusura dell’attività di ristorazione di Altamarea.
Il provvedimento è stato pubblicato il 9 novembre 2018. La vicenda risale negli anni passati. Il provvedimento del Comune deriva dal diniego della concessione edilizia in sanatoria in relazione al condono ex L. 47/1985 per l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune di Rimini da parte della Soprintendenza di Ravenna.
“La società proprietaria dell’immobile, si legge nel dispositivo della sentenza, aveva richiesto un riesame del provvedimento in autotutela chiedendo direttamente alla Soprintendenza di esprimere un nuovo parere sotto l’aspetto paesaggistico, per il rilascio del condono edilizio in questione, che veniva espresso in senso favorevole. Il Comune di Rimini, chiedeva chiarimenti alla Soprintendenza per sapere se il nuovo parere significava che fossero superati i motivi di contestazione e la contestuale conferma della legittimità dell’autorizzazione comunale paesaggistica comunale del 2004”. La Soprintendenza assumeva un nuovo provvedimento in data 2013 che confermava il suo parere favorevole al rilascio del condono. Da ciò sarebbe dovuto conseguire il rilascio della concessione edilizia in sanatoria ma il Comune non annullava in autotutela il diniego del 2012 ed anzi procedeva anche con la revoca dell’autorizzazione di attività di ristorante.”
Con il provvedimento del Tar viene annullato il provvedimento di revoca della licenza. La società Altamarea era difesa dall’avvocato Giancarlo Migani di Rimini
