Il Come Comitato per l’Oasi di Torriana e Montebello ci tiene a chiarire alcuni aspetti nel merito del dibattito che si è acceso tra i diversi portatori di interessi sull’area, avvalendoci di riferimenti tecnici e scientifici.
“L’eccessiva presenza di cinghiali nel territorio è causa di danni all’agricoltura e può essere un pericolo per la sicurezza sulle strade quindi deve essere risolto – spiegano -. Ciò detto, ci sembra assolutamente sbagliato tentare di stabilire un rapporto di causa effetto fra Oasi, danni, cinghiali e caccia in braccata, per alcuni motivi molto chiari documentati dai dati e dalla ricerca scientifica, che spieghiamo di seguito in punti”.
Ecco i punti sostenuti dal Comitato:
CINGHIALI – La caccia ai cinghiali con il metodo della braccata non ha dimostrato efficacia nel contenere la presenza dei cinghiali e contemporaneamente provoca il loro allontanamento incontrollato, inseguiti dai cani verso aree meno disturbate, dove al contrario aumenta il rischio per danni e incidenti. (Parere di ISPRA su richiesta della Regione Abruzzo del 1/12/2020 – Protocollo 56445). Sempre nel medesimo parere si invita la regione Abruzzo ad attuare la caccia di selezione in tutto il territorio con piani mirati e selettivi.
I cinghiali abbattuti nel ATC RN1 nel 2020 sono stati 1053, gli stessi degli anni precedenti con l’oasi chiusa alla caccia (1.051) (risposta certificata della Regione Emilia Romagna dopo accesso agli atti richiesta dal comitato)
Aggiungiamo che all’interno dell’Oasi è stato un gravissimo errore togliere l’autorizzazione agli agricoltori locali per l’uso dei chiusini mobili per la cattura dei cinghiali, che in passato avevano avuto una efficacia enorme per il controllo selettivo degli ungulati.
DANNI ALL’AGRICOLTURA – I danni all’agricoltura provocati dalla fauna selvatica in provincia di Rimini dal 2008 al 2018 sono in riduzione costante: le richieste sono passate da 24.486 a 9.941 con una riduzione costante (fonte: sito assessorato Agricoltura Caccia e Pesca della Regione Emilia Romagna).
I dati ufficiali smentiscono clamorosamente che possa esserci un rapporto diretto fra Oasi e danni, anzi, potrebbe essere il contrario secondo quanto documentato dalla ricerca scientifica (fonte: ISPRA). A tale proposito sarebbe interessante sapere se dopo l’apertura dell’oasi alla caccia in braccata, le richieste per danni in agricoltura siano aumentate perché nel secondo caso verrebbe confermata della dispersione dei cinghiali dall’oasi a tutto il territorio.
SICUREZZA STRADALE – Gli incidenti stradali provocati dalla fauna selvatica dal 2012 al 2017 a livello regionale, sono stati provocati dai caprioli nella misura del 86,3% e solo 8.4% dai cinghiali (fonte: Assessorato Agricoltura Caccia e Pesca della Regione Emilia Romagna). Riteniamo quindi pretestuoso appellarsi alla sicurezza delle strade per lo smembramento dell’oasi. Tema, quello della sicurezza stradale, che deve essere affrontato con la messa in sicurezza della viabilità territoriale, non facendo strage di caprioli.
Riteniamo comunque che ridurre il tema della conservazione della natura nella nostra provincia a una sterile polemica fra chi è a favore o contrario alla caccia sia un gravissimo errore, che danneggia tutta l’economia del territorio. Tutelare l’Oasi di Torriana e Montebello (che è anche un Sito di importanza Comunitaria, SIC IT4090002) significa arricchire il rapporto costa/entroterra, importante fattore di crescita e sviluppo per la capitale europea del turismo e per tutto il territorio, in chiave ambientale e di appeal della nostra destinazione.
Non a caso le attività economiche presenti a Montebello hanno sostenuto le iniziative del comitato nella Festa di primavera, comprese le aziende agricole che hanno la proprietà dei terreni all’interno dell’Oasi e non praticano la caccia, contribuendo all’iniziativa con l’offerta dei loro prodotti tipici d’eccellenza (miele, tartufi, vino, melagrane, insaccati).
Crediamo che in questo momento difficile per il Paese sia necessario abbandonare le polemiche, rimboccarsi le maniche e offrire occasioni di sviluppo eco sostenibili, per il futuro e l’identità del nostro territorio.