Il Comitato Rimini Nord interviene nel dibattito in corso sulla Variante nel Tratto 1 a Rimini Nord per chiedere l’approvazione del progetto esecutivo della Variante alla SS 16, già pianificata dagli Enti locali e progettata da Anas nel tratto Igea Marina – Santa Giustina. I riminesi sanno bene che basta poco per mandare in tilt tutto il traffico cittadino: “un giorno di pioggia o un evento in fiera e siamo tutti in coda per ore”.
“Le amministrazioni del passato ci hanno lasciato la Nuova Fiera, il Palacongressi, il Centro Agroalimentare, opere che si sono rivelate strategiche, anche se la mancata previsione di una adeguata viabilità ha portato un traffico insostenibile. Le amministrazioni attuali hanno l’opportunità unica di realizzare l’infrastruttura viaria più importante della Provincia, opera che darebbe un assetto definitivo alla mobilità. Logicamente, uno stop al progetto condannerebbe i riminesi e i loro ospiti per lungo tempo, poiché ben difficilmente si riproporrebbe un’opportunità analoga prima di altri 10, forse 20, anni.
I dubbi sul progetto girano attorno ai 400 ettari di terreno agricolo da sacrificare nel tratto 1 della Variante (Igea M. – Santa Giustina). Ma facendo un rapido conto emerge che il terreno soggetto a esproprio sarà di circa 12 ettari (larghezza strada 25 m, lunghezza 4,8 km), qualcosa in più considerando i due svincoli. A cosa si riferisce la stima di 400 ettari riportata da taluni Consiglieri e dalla stampa? Si dice, inoltre, che andrebbe distrutta una vasta area orticola. Eppure, non è difficile accorgersi che la maggior parte dei terreni su cui insisterà la Variante sono coltivati a seminativo. Mentre buona parte delle coltivazioni a orto della zona si trovano a lato della via Tolemaide.
Infine, sull’ipotesi quantomeno strampalata, di ampliare la via Tolemaide e la via Popilia (tra lo svincolo di Igea M. e la via Tolemaide): chi propone questa soluzione, come pensa di inserire la via Tolemaide in una strada a scorrimento veloce? Con curve a 90 gradi e rotatorie? E poi, se il problema della Variante è quello del terreno agricolo, hanno visto che nell’ipotesi “Tolemaide” la superficie di terreno da espropriare sarebbe maggiore a causa del percorso più lungo e della viabilità secondaria da rifare? E che, in aggiunta, andrebbero demolite abitazioni e attività? Mentre nel progetto della Variante, nella “diagonale”, non sono previste demolizioni.
Per questi motivi, si chiede di approvare il progetto esecutivo della Variante così come progettato, ovviamente con tutti gli accorgimenti atti ad evitare fondi interclusi e ulteriori aggravi ai proprietari.”