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Comitato Macanno: “No al più grande supermercato di Cattolica”

Stop all’edificazione del più grande supermercato di Cattolica, al consumo di oltre 15.000 metri quadri di verde, ai 4.835 metri quadrati di parcheggi e a un aumento del 60% del traffico veicolare in un quartiere residenziale infine, stop alla cementificazione di una città che vanta il primato regionale per consumo di suolo. Il comitato Macanno affida “l’ultima chance per salvare il salvabile dell’area verde compresa tra via Indipendenza, via Francesca da Rimini e via Cacciatore” al sindaco Mariano Gennari, agli assessori che hanno dato il via all’iter di approvazione della variante “casus belli”, ai consiglieri comunali e infine al presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi.

A loro ha infatti consegnato stamane il documento con le osservazioni al progetto che porterà alla costruzione del nuovo supermercato del quartiere e di un parcheggio pubblico, frutto della variante esaminata in questa legislatura dalla giunta e resa pubblica solo pochi mesi fa.

In nove pagine il comitato di cittadini residenti nel Macanno spiegano il proprio “no alla cementificazione” in primis per l’impatto sull’ambiente del quartiere e di tutta la città. Non si tratta solo di salvare degli alberi: dal documento emerge che “Cattolica è il primo comune in Emilia-Romagna (primo in Regione e tra i primi in Italia) per consumo di suolo, con 3,8 chilometri quadrati di suolo consumati su 5,97 disponibili nel territorio nel 2018, cioè il 61,52% della superficie comunale complessiva (dati ISPRA)”. La realizzazione del nuovo supermercato non potrà che consolidare tale primato, poiché “Il Progetto, a seguito della variante, prevede il mantenimento del verde in appena un quinto dell’Area”, anzichè dei due terzi come indicato originariamente nel PSC. Non solo, si tratta di un progetto non al passo con i tempi e degli orizzonti internazionali poiché chiaramente “in contrasto con l’obiettivo di azzeramento del consumo di suolo entro il 2050 ribadito dal programma generale di azione dell’Unione Europea”.

Altra motivazione è legata all’impatto sulla vita quotidiana dei cittadini per i cambiamenti imposti su traffico e viabilità: “La costruzione di una media superficie di vendita con annesso bar (…) porterà inevitabilmente a un aumento considerevole del traffico veicolare nella zona dell’intervento- riferisce il documento- come tra l’altro riportato dalla Relazione di sostenibilità ambientale depositata dalla Società presso l’Amministrazione”. Infatti, è lo stesso committente dell’opera che in una relazione “stima, nei momenti di intensa attività, un aumento del 60% del traffico veicolare in via Indipendenza”. Ne seguono secondo il Comitato l’aumento dell’inquinamento atmosferico legato al traffico veicolare e ai 4.835 metri quatrati di parcheggi, altra scelta in netto contrasto con le indicazioni comunali, nazionali e internazionali volte a incentivare piuttosto la mobilità sostenibile.

“Questa scelta – motiva il comitato – è ampiamente in contraddizione con gli obiettivi di riduzione delle emissioni del Quadro 2030 per il clima e per l’energia dell’Unione Europea, del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima del Governo italiano, nonché del Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima del Comune di Cattolica”. In particolare proprio quest’ultimo “indica tra le azioni da perseguire a livello comunale proprio la riduzione delle emissioni da traffico urbano”.

Parallelamente, “il Comitato segnala anche il rischio di inquinamento acustico, il quale deve essere valutato con apposita relazione elaborato da un esperto in materia terzo e indipendente”. Non da meno è la criticità legata alla insicurezza stradale: venendo meno marciapiedi in via Francesca da Rimini e via Cacciatore, aumentando l’intensità del traffico lungo un asse stradale già a notevole carico veicolare (via indipendenza collega il centro a scuole, campo sportivo, ospedale, zona industriale). Traffico che sarà a sua volta incrementato “non solo a causa della realizzazione del Progetto in questione ma anche conseguentemente ad ulteriori interventi che interesseranno la zona: la nuova scuola, ad ora prevista in via Dalla Chiesa, a poche decine di metri dall’Area e la riqualificazione del comparto denominato VGS”.

Infine, tra le motivazioni è elencato anche l’impatto sul tessuto socio- economico: “Il Progetto prevede la realizzazione di una struttura nel settore alimentare con superficie di vendita di 1.473 metri quadrati, in sostituzione dell’attuale supermercato sito in via Macanno con superficie di vendita alimentare: 250 metri quadrati- spiega il documento- La struttura diventerà così la più grande dell’intero territorio comunale”. Lo stesso viene confermato, cita il comitato, dalla Relazione di sostenibilità ambientale (pag. 23): il nuovo edificato risulterà “davanti al Superstore di via Cabral, che si ferma ad una superficie di vendita alimentare pari a 1.370 metri quadrati”. Il tutto in un contesto socioeconomico difficile perchè “Nello scenario economico locale si registra da anni una flessione costante e drammatica del cosiddetto commercio di vicinato”, cui si aggiungono gli effetti dell’emergenza sanitaria legata al Covid 19.

“Quando abbiamo incontrato l’assessore Battistel per discutere del progetto del nuovo supermercato Macanno, lo stesso assessore ci aveva consigliato di mettere su carta le nostre perplessità e osservazioni mirate contro la variante”, spiega infine il presidente del comitato Macanno, Simonetta Iacubino. “E’ stato un lavoro complesso, realizzato da una squadra di persone competenti- ingegneri, commercialisti, avvocati, docenti universitari- chiosa- che fanno parte del comitato o residenti che hanno dato il loro tempo a questa causa e che ringraziamo”. Ora, “il testo è stato inviato anche ai consiglieri che si dovranno esprimere in via definitiva sul progetto della variante- conclude il presidente- siamo sicuri che hanno a cuore il bene della città e sapranno dimostrarlo, visto che temi come la sostenibilità ambientale e la tutela dell’ambiente erano punti del loro programma elettorale”.

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