Il Comitato in difesa del Ponte di Tiberio risponde immediatamente al gruppo di cittadini che hanno dichiarato di dissociarsi dalla protesta contro il Progetto Tiberio.
Ecco la nota appena diffusa:
Manovre e manovrine
Abbiamo letto, lo ammettiamo senza apprensione, la nota stampa dei probi cittadini pro passerella del Borgo San Giuliano. A tal proposito, da scrupolosi quali siamo, desideriamo specificare un paio di aspetti che riguardano il merito della faccenda “adesioni”.
Questa raccolta firme servirà a farci capire, finalmente, quanti sono gli iscritti al circolo PD di San Giuliano. Non ci fa capire invece perché si insiste con questa dinamica di spinta mediatica che, in diverse occasioni, ha assunto le tinte del fango.
Vorremmo far sommessamente notare che il caso passerella ha abbandonato da un po’ l’aspetto di polemica ed ora è al centro di un’indagine della Procura. Ci sorge il dubbio che ci sia qualcuno convinto che un paio di titoli e 50 firme possano influenzare un Sostituto Procuratore. Noi siamo convinti che l’affidatario del caso sarà guidato unicamente dalla legge e dalle evidenze che verranno raccolte in fase di indagine.
Sappiamo che questa polemicuccia da quartierino è il campo di battaglia preferito da taluni personaggi, ce l’hanno già dimostrato. La battaglia però è altrove. Lasciateci il peccato veniale di rispondere solo a qualche ingenuità, o cattiveria se preferite. Il Comitato in Difesa del Ponte non ha mai pensato ne preteso di rappresentare la totalità degli abitanti del Borgo, anche perché dare rappresentanza ai cortigiani ci risulta difficile. Il Ponte di Tiberio, le Mura Malatestiane e le Mura dell’800, pronte per il prossimo sfondamento, rappresentano un profilo storico, architettonico, paesaggistico e culturale patrimonio di tutti… non di Borgo San Giuliano. Nessuno dei residenti comprando casa o affittandola ha ricevuto in comodato i destini di un ponte antico di 2000 anni. Pensare che 50 firme possano certificare la bontà di un massacro del patrimonio Riminese e Nazionale è pura dabbenaggine.
Per concludere, nel momento in cui scriviamo questa nota stampa le adesioni della pagina (https://www.facebook.com/Tiberio14dc/) , che dichiara nell’intestazione il suo intento, sono 461, tra l’altro tutte certificate dall’identità univoca della registrazione facebook e senza like acquistati. Ai promotori della petizione pro Rimining spetta un gran lavoro per superare questo dato, le firme per essere valide devono essere lasciate con numero di carta d’identità in presenza di un pubblico ufficiale.
Comitato in difesa del Ponte di Tiberio