Erano già andate deserte altre aste, ora il curatore fallimentare della ex colonia Bolognese ci riprova con un’altra asta.
La nuova base d’asta è stata fissata a € 10.125.000,00, l’offerta minima € 7.593.750,00, rialzo minimo € 203.000,00.
La scadenza della gara è fissata per il giorno 27 luglio 2020 alle ore 12.
Alla prima asta la cifra di partenza era a 18 milioni di euro con la possibilità di fare proposte in riduzione sino a 13,5 milioni di euro.
Nei giorni scorsi era stata presentata l’idea da parte di alcuni sindaci del bolognese, ad iniziare dal sindaco di Bologna Virginio Merola di formare un consorzio per acquistare la Colonia Bolognese.
Tutto si è messo in moto nella seconda metà dello scorso aprile con le parole del sindaco di Bologna Virginio Merola: “Rispolveriamo il modello delle colonie estive in Riviera e sull’Appennino e valutiamo di offrire alle famiglie in difficoltà la possibilità di mandarvi i propri figli in vacanza nella prossima estate”.
L’idea ora ha la possibilità di farsi concreta. Si tratta di un investimento importante. Infatti ai 7,5 milioni di euro dell’acquisto è necessario aggiungere i costi per interventi di ristrutturazione che è difficile quantificare trattandosi di un edificio vincolato dalle belle arti.
Non secondario, nelle valutazioni dell’operazione di recupero, anche il tipo di utilizzo che si pensa di fare dell’edificio. Infatti oltre ad essere vincolato per gli elementi principali architettonici anche le destinazione hanno dei limiti.
Non da ultimo i costi di una eventuale gestione della colonia come nei tempi passati.
Nelle prossime settimane si vedrà se le intenzioni dei Comuni Bolognesi diventeranno una realtà oppure dei bei propositi