Oggi nel dibattito in corso nel Partito Democratico interviene Claudia Corsini, vice presidente Acer:
Un partito capace di produrre innovazione nel campo del sociale, uno dei capi saldi della politica riformista. È questo il Pd che immagino e che vogliamo costruire assieme a Maurizio Martina.
Un programma ambizioso e ricco di punti che guardano al sociale ed alle giovani generazioni, quelle che sono e devono essere – sempre di più – il motore della rinascita di questo paese.
Vogliamo parlare di lavoro capovolgendo il paradigma che è alla base delle politiche messe in campo dal vicePremier Di Maio garantendo un numero sempre crescente di contratti a tempo indeterminato, che sono quelli che garantiscono un maggiore realizzazione dei progetti di vita delle giovani generazioni attraverso investimenti mirati e puntando – in maniera decisa – sulla formazione di alta qualità e il ricollocamento di chi, per un motivo o per un altro, è uscito dal mondo del lavoro.
La mia generazione è stata mortificata da anni di stage e tirocini non retribuiti, è ora di cambiare pagina, la nostra proposta è quella di abolirli, da subito, ed è una battaglia che proponiamo al nostro partito nel quale ci candidiamo alla segreteria e a chi la condividerà perché siamo consapevoli che oggi più che mai è importane allargare il campo riformista.
Questo Governo, a guida Lega-5Stelle – ha azzerato la disponibilità economica per permettere l’avvio dei progetti provinciali relativi alla legge sul dopo di noi che avrebbero consentito alle persone all’interno di strutture socio-sanitarie, con disabilità, orfani o in stato di indigenza economica, la possibilità di effettuare un progetto domiciliare in condivisione con altre persone con l’obiettivo di sconfiggere la solitudine sociale e vivere una vita il più possibile in autonomia.
Un’altra battaglia, relativa al sociale, che non possiamo non fare è quella della modifica della legge 68 del 1999 che si occupa dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità eliminando così la differenza tra disabilità fisica e disabilità psichica garantendo in questo modo un accesso al mondo del lavoro anche di questi ultimi ad oggi fortemente penalizzati.
Il nostro obiettivo, come generazione prima di tutto, è quello di riportare al centro dell’agenda politica il sociale, inteso non come mero assistenzialismo, o gestione delle sofferenze, ma come opportunità per migliorare la vita delle persone partendo da quelle che godono di minori garanzie e vivono in un sistema di esclusione sociale che, come Partito Democratico, vogliamo sconfiggere.
Claudia Corsini, RIMINI per Martina