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Classifica e stadio: il Rimini verso due match decisivi nel clima più difficile

Tanto tuonò che alla fine piovve…

Si è fatto scuro il cielo in quel di Faenza una prima volta, si è scurito ancor più col Corticella 8 giorni fa ed è cominciato a piovere domenica scorsa a Meldola.

Un Rimini nel primo tempo deciso anche se non bello, a tratti pure sciupone,  ha ceduto il passo alla brutta copia di se stesso nella ripresa.
Giocatori timorosi, impacciati e forse un po’ confusi, hanno man mano alimentato le speranze di un modesto Meldola, che ha colto il pari a un minuto dalla fine. Cullando addirittura il sogno di vincere in quei durissimi minuti di recupero disputati dopo la segnatura di Russomanno.

Molte certezze adesso si sono sgretolate. Tolto Ricchiuti, la formazione in campo era quella titolare, col rientrante Cola in difesa insieme a Brighi e Gabrielli , con Righini, Valeriani, Contarini e Signorini in mediana e il tridente offensivo con Cicarevic, Arlotti e Buonaventura.
Questa formazione aveva trovato equilibrio e continuità sino alla gara persa a Faenza, quando fra i tifosi si sono aperti i primi interrogativi.

Se col Faro non si era brillato, la rotonda vittoria di San Giovanni in Marignano pareva aver rimesso le cose a post. Ma i due pareggi consecutivi con due squadre modeste, restituiscono un Rimini molto ridimensionato e bisognoso come non mai di punti.

Punti necessari a riguadagnare prima possibile la vetta della classifica, persa al minuto 89 sul campo del Meldola a vantaggio del Sasso Marconi che, pur senza Noselli, ha regolato la Savignanese per due reti a zero.

Adesso ci saranno due gare ravvicinate e casalinghe.
Col Granamica mercoledì sera alle 20 e 30 è obbligatorio un pronto riscatto, contro una formazione che per alcune domeniche è riuscita a stare in vetta alla classifica e promette dunque di poter riservare numerose insidie.

Dopo il Granamica, domenica ci sarà, sempre al “Neri”, il big match con la capolista attuale Sasso Marconi. E qui ci si gioca veramente tanto.

Nel mese di dicembre riapriranno i trasferimenti per il calcio dilettanti, tutto fa pensare che il Rimini verrà aggiustato in alcuni ruoli chiave.
Centrocampo e attacco sono le zone del campo dove, a naso, si concentrerà maggiormente l’operato di Tamai.

Alcuni giocatori finiti ai margini (Loiodice, Gasparotto e Cecconi ad esempio) potrebbero salutare abbastanza presto la truppa biancorossa e le carte verranno mescolate.

Anche le vicende extra campo, dopo le dichiarazioni del patron Giorgio Grassi di sabato scorso, hanno preso una piega divergente dall’apparente stasi degli ultimi tempi.

L’amministrazione ha fatto sapere di essere in attesa di qualcosa di concreto.
In attesa di documenti e progetti più specifici di quelli che circolarono ad agosto scorso. Quando, si ricorderà, proprio questa visione a 360 gradi, comprendente anche un progetto relativo alla gestione dell’impianto, aveva fatto propendere la scelta del nuovo patron su Grassi.

L’impressione è che il dialogo tra amministrazione e società sia quantomeno poco lineare, mentre si pensava che in questi mesi fossero state gettate le basi per affidare la tanto sospirata gestione dell’impianto a questa società già dai primi mesi del prossimo anno.

In questo clima di rinnovata incertezza, i tifosi non hanno perso tempo e hanno chiesto chiarezza da ambo le parti, con un lungo e dettagliato comunicato.

Dunque è questo il clima con cui il Rimini si giocherà le due gare decisive dei prossimi giorni. A questo punto immaginare come saremo messi domenica sera è un rebus.
Primi con rinnovato entusiasmo o secondi con rabbia e delusione, tutto nel giro di 180 minuti più recupero.

Forza Rimini, come non mai… Ce n’è davvero bisogno.

Il comunicato dei tifosi

I tifosi del Rimini pretendono chiarezza e rispetto.
A quattro mesi dall’ennesima ripartenza da categorie sempre più basse, abbiamo già il primo dissenso tra società e amministrazione comunale. Il tema è sempre lo stesso, da Bellavista in poi: lo stadio. Grassi ha detto che siamo bloccati sulla questione “vitale” della gestione del Neri, il Comune chiede un progetto per poi emettere un bando (ma non dovrebbe avvenire il contrario?), tra l’altro ridicolizzando la proposta finora ricevuta: “solo un rendering con i gonfiabili”.
In verità l’amministrazione un bando lo aveva già emesso in luglio, ed era quello per scegliere a chi affidare la squadra in base ai progetti presentati dai concorrenti. Fu scelto quello di Grassi perché, pur partendo dall’eccellenza, aveva a detta del Comune maggiori e più seri requisiti (sarebbero ora “solo un rendering con i gonfiabili”?). Scopriamo oggi che amministrazione e presidente non si parlano da mesi (o così viene lasciato intendere) e ci sembra un triste dejà vu. Del resto abbiamo già sottolineato goliardicamente la costante assenza allo stadio del sindaco e soprattutto dell’assessore allo sport, che non mette mai piede al Neri, a dimostrazione di un sostanziale disinteresse per le sorti della squadra. “Sposare il progetto” vuol dire seguire la squadra solo da dietro una scrivania? Farsi la foto con l’abbonamento sul quale non c’è ancora nessuna tacca? Per noi no. Recandosi talvolta al Neri l’assessore potrebbe anche vedere, magari, la totale assenza dei bar – sostituiti, bontà sua, dal lupinaro del porto – per i quali noi tifosi avevamo chiesto di fare un bando già in febbraio, ricevendo inutili rassicurazioni.
Questa storia l’abbiamo già vista e se non cambia ha un esito segnato.
A questo punto chiediamo un immediato chiarimento pubblico e congiunto sugli intenti della società e dell’amministrazione e sulla condivisione di un progetto finora dichiarata ma che sembra già vacillare a pochi mesi dalla “scelta”.
La gestione dello stadio, come dimostrano le realtà vicine che riescono a sostenere il professionismo, e dove non si riscontrano problemi e resistenze come a Rimini, non è più rimandabile. L’ennesimo rimpallo di responsabilità tra società e amministrazione ci sembra dopo tutto quello che abbiamo passato inaccettabile e irrispettoso.
Risolvete il problema senza ridicoli teatrini, i tifosi del Rimini hanno sopportato già troppo!
– RED WHITE SUPPORTERS RIMINI –
AMICI DEL RIMINI CALCIO
COLLETTIVO RIMINESE

Emanuele Pironi

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