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Classifica Sole 24 Ore, Santi e Gnassi: “A Rimini si vive bene, lavoriamo per sicurezza migliore”

Il presidente della provincia Riziero Santi e il sindaco di Rimini Andrea Gnassi  la classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita.

“La trentesima edizione dell’indagine del Sole 24 Ore sulla Qualità della vita – dichiara Riziero Santi – certifica per la nostra provincia un 17mo posto a livello nazionale, in risalita di tre posizioni rispetto all’anno passato, e un terzo posto a livello regionale. Con tutti i limiti che queste indagini presentano nel fornire un’interpretazione della realtà, sono comunque risultati in miglioramento rispetto all’anno scorso, sono numeri da leggere con attenzione, soprattutto da parte di noi amministratori, perché arricchiscono il nostro bagaglio di strumenti conoscitivi della complessa realtà in cui viviamo”.

“Scorrendo i dati dell’indagine, anticipati nei mesi scorsi dalle varie tappe tematiche – prosegue Santi – non incontriamo grandi sorprese, i punti di forza e quelli di debolezza della nostra provincia sono noti. Continuiamo ad essere primi assoluti in Cultura e tempo libero – a conferma di un’offerta di opportunità ornai divenuta proverbiale e di una piacevolezza del vivere che è nel nostro dna e che sappiamo trasmettere a chi viene qui per vacanza o per lavoro, grazie soprattutto alla presenza di librerie e palestre, ma anche per densità di posti letto nelle strutture ricettive (siamo primi, mentre la posizione arretrata in termini di stelle è in buona parte connaturata alla nostra offerta, storicamente di tipo più familiare e popolare di altre località turistiche), per penetrazione della banda ultralarga (siamo anche quinti assoluti per imprese che fanno e-commerce) e, in generale, per densità dell’offerta culturale (siamo noni a livello nazionale)”.

“Nella graduatoria Affari e lavoro siamo al 5° posto a livello nazionale, e secondi in Regione, dati che confermano il dinamismo del territorio provinciale e dei nostri imprenditori e che ci consentono di essere al terzo posto a livello nazionale nel tasso di inattività con un valore davvero molto basso. Le note dolenti, con tutte le premesse e le considerazioni che sappiamo ma anche con l’assoluta determinazione a lavorare per migliorare la qualità della vita delle nostre comunità, vengono anche quest’anno dai delitti denunciati (un 106mo posto che va letto anche nel senso fiducia nelle forze dell’ordine però) e incidenti stradali (104)”, conclude il presidente della provincia di Rimini.

Da parte sua Andrea Gnassi commenta: “Siamo sempre lì, alle montagne russe di statistiche che, a seconda del quotidiano committente, offrono risultati agli antipodi. Il Sole 24 ore, quest’oggi, mostra come Rimini si consolidi nella top 20 della classifica sulla qualità della vita complessiva, in crescita di tre posizioni rispetto allo scorso anno e soprattutto facendo registrare il miglior piazzamento degli ultimi sette anni. Mi si permetta di ampliare però lo sguardo: scorrendo la classifica troviamo ben sei capoluoghi dell’Emilia Romagna tra le prime 25 posizioni, a riprova di un generale livello di servizi e di qualità della vita che spicca rispetto ad altre realtà maggiormente in difficoltà. Al di là dei numeri, il trend appare molto chiaro”.

“Tornando al focus sulla provincia di Rimini, si consolida la leadership nel settore della cultura, del tempo libero e dell’accoglienza, con un’offerta per residenti e visitatori articolata tra attività sportive ed eventi musicali e culturali di alto profilo. Ciò su cui però vorrei puntare l’attenzione è quel 5° posto nella categoria affari e lavoro, che ci vede ancora una volta ai primi posti per le start up innovative (6°) e dove è incoraggiante il trend dell’imprenditoria giovanile (29°)”.

“Una città smart e a misura d’uomo, con servizi e indici ambientali superiori alla media nazionale e che si traducono in un’alta aspettativa di vita (3°) e in una capacità di assorbire e integrare le migrazioni interne. A Rimini, in Emilia Romagna, possiamo dire senza tema di smentita che si vive bene e stiamo lavorando per incrementare le possibilità di crescita del territorio, attraverso la riqualificazione urbana, puntando sulla produzione di progetti e contenuti culturali che creano e danno slancio alla nostra economia”.

“Resta il vulnus statistico della graduatoria della sicurezza, influenzata come spiegato anche dal quotidiano economico, dall’elevata propensione alla denuncia, dell’impatto dei consistenti flussi turistici sul territorio, dalla ricchezza della stesa area riminese. Nell’ultima statistica elaborata dall’Osservatorio del Sole 24 Ore dello scorso ottobre era emerso un trend in costante miglioramento dal 2013, frutto dell’impegno costante di chi opera sul territorio. Risultati scaturiti grazie al lavoro sinergico e all’abnegazione delle istituzioni locali, delle forze dell’ordine, della Prefettura, delle polizie locali. Un lavoro e un’abnegazione che suppliscono alle ‘dimenticanze’ dei governi che si sono succeduti negli ultimi 30 anni alla particolare natura di una provincia come quella di Rimini. La vicenda ormai paradossale della nuova Questura di via Roma, ne è allo stesso tempo esempio e perfetta fotografia”, ribadisce Andrea Gnassi.

 

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