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Cinema riaperti in tutta Italia ma in provincia di Rimini restano chiusi (meno uno)

Il 26 aprile con l’arrivo della zona gialla per l’Emilia-Romagna è arrivata anche la possibilità di aprire cinema e teatri. Ma mentre in città come Milano, in cui gli spettatori sono potuti accorrere all’alba per assistere alla prima proiezione del cinema Beltrade prevista all’alba, nella provincia di Rimini sono poche le attività che potranno riaccendere gli schermi.

Il cinema Concordia, gli Istituti Culturali e San Marino Cinema hanno scelto per la serata del 26 aprile di proiettare a Dogana “50 Santarcangelo Festival”, documentario che testimonia i cinquant’anni del festival e lo hanno fatto a ingresso gratuito nell’auspicio della rinascita culturale e della riappropriazione fisica degli spazi collettivi. La programmazione ordinaria riprenderà venerdì 30 aprile e proseguirà nei fine settimana con un’unica proiezione alle ore 21.

Anche il cinema Tiberio di Rimini celebrerà questo significativo momento presentando in sicurezza il pluripremiato agli Oscar appena trascorsi “Nomadland” di Chloé Zhao da giovedì 29 aprile a domenica 2 maggio (proiezioni alle ore 19.30, sabato e domenica anche alle ore 16) e mercoledì 5 maggio in versione originale con sottotitoli in italiano (ore 19.30). La capienza attuale della sala, secondo le norme vigenti di sicurezza, è di 58 posti con le sedute a distanza di un metro, ai sensi del protocollo Covid (info: www.liveticket.it).

Ma l’elenco finisce qui. Il Teatro Supercinema, storica sala cittadina di Santarcangelo di Romagna, gestita dal 2013 dall’associazione culturale Dogville, non riapre al momento al pubblico e, dopo un’attenta riflessione, lo staff ha deciso di rimandare l’apertura in autunno. Le motivazioni che hanno portato l’associazione a questa scelta sono molteplici e sono dettate dalle troppe incognite riconducibili alle disposizione e agli attuali protocolli: il coprifuoco alle 22, capienze ridotte (la Sala Wenders con i suoi 106 posti già dimezzati lo scorso anno sarebbe estremamente penalizzata), l’apertura solo in zona gialla, i pochi film a disposizione, il poco tempo per predisporre il cinema ai nuovi protocolli.

Stessa cosa anche per i Cinema Giometti ( il Multiplex Le befane a Rimini e il CinePalace a Riccione). “Lo staff di Giometti Cinema ha una gran voglia di rivedere il pubblico nelle proprie sale, per godere al meglio le proiezioni, davanti ai grandi schermi, con il suono “Dolby® Digital” e nella ritualità della condivisione – scrivono dalla propria pagina Facebook –. Eppure dobbiamo attendere, pazientare, rimandare l’incontro. Una data sul calendario non può bastare per riattivare la filiera complessa dell’industria cinematografica. Dai film che devono riprogrammare le loro uscite, agli orari serali che ancora sono troppo limitati, alla capienza delle sale troppo esigua e alla promozione che necessita di tempi adeguati. Ma noi ci crediamo, lavoriamo per ritrovarci prestissimo, ancora più motivati. D’altronde “Giometti è cinema per passione di famiglia da 60 anni”! Grazie per l’affetto e la fiducia”.

Nel frattempo Riccione si prepara fiduciosa per accogliere le Ciné n.10 Giornate di Cinema dal 20 al 23 luglio al Palazzo dei Congressi, mentre l’UCI Cinema di Savignano sul Rubicone prevede di riaprire dalla metà di maggio in avanti.

Tornando a Rimini, nemmeno il Fulgor e il Settebello al momento potranno aprire le proprie porte, perché come spiega la direttrice Elena Zanni: “Ci abbiamo riflettuto tanto, ma ora non ci sono proprio le condizioni per poter ripartire. Innanzitutto abbiamo pochi film e le condizioni economiche di acquisto delle pellicole non ci vengono per niente incontro, anzi, poi abbiamo bisogno di ragionare sul lungo termine, soprattutto perché devo pensare ai miei dipendenti. Non possiamo permetterci di far ripartire il meccanismo e uscire dalla cassa integrazione con il rischio di doverci tornare. A livello economico non sarebbe sostenibile. La materia prima del mio cinema, oltre ai film da proiettare, sono le persone che lavorano con me e le devo tutelare. La sala al momento è aperta a eventi che ci vengono proposti, ma la programmazione è un sistema complesso e ci vuole tempo. Inoltre la questione coprifuoco non è da sottovalutare perché immaginare che da maggio in poi gli spettatori riminesi o i turisti vengano al cinema al pomeriggio anziché andare al mare, è difficile. Sperando che la chiusura slitti oltre le 22, ripartiremo con i film nelle arene estive per poi programmare proiezioni e rassegne da fine agosto o inizi di settembre”.

Irene Gulminelli

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