Terminerà giovedì 1° dicembre in biblioteca la rassegna di incontri “Cibo come cultura. Dai sapori ai saperi”, con il terzo ed ultimo appuntamento in programma che ospiterà il professor Angelo Varni, già ordinario di Storia contemporanea all’Università di Bologna. Dopo aver parlato del sangiovese e di cosa si mangiava in Romagna nel medioevo, giovedì prossimo si analizzerà in particolare la tradizione dell’utilizzo della sfoglia per fare la pasta nella nostra regione. Per l’occasione il prof. Angelo Varni presenterà il suo volume “Lungo un nastro di sfoglia. Personalissimo viaggio nell’Emilia Romagna della pasta ripiena e dei brodi”. L’evento – che inizierà alle ore 21 – è promosso da biblioteca Antonio Baldini, Fondazione Focus, Pro Loco e Fiera San Martino/Blu Nautilus, con il contributo di Coop Adriatica e Banca Malatestiana.
Proseguono anche i laboratori prenatalizi di “Nati per leggere” per bambini dai 4 anni d’età: giovedì 1° dicembre, alle 17, appuntamento dal titolo “Alberi di Natale o angioletti ricavati dai libri”. Per partecipare ai laboratori occorre iscriversi al 349/4235530 – reciprociracconti@comune.santarcangelo.rn.it (ingresso a offerta libera). L’appuntamento successivo è in programma giovedì 15 dicembre alle ore 17 con il laboratorio sulle ghirlande natalizie (progetto a cura di Isabella e Alessandra, Coop New Horizon).
Venerdì 2 dicembre invece Teatro Patalò – in collaborazione con Santarcangelo dei Teatri e con il patrocinio di Comune e Pro Loco – propone un doppio appuntamento nell’ambito dell’iniziativa “Fuori stagione”. Alle ore 18 nella stanza Santarcangelo dei teatri della biblioteca si potrà ascoltare la registrazione di Claudio Morganti ed Elena Bucci in Recita dell’attore Vecchiatto nel Teatro di Rio Saliceto di Gianni Celati (ingresso libero fino ad esaurimento posti). In serata (ore 21) il Teatro Lavatoio ospita lo spettacolo di archeologia teatrale dal titolo “La vita ha un dente d’oro” con Francesco Pennacchia e Gianluca Stetur, regia di Claudio Morganti (biglietto unico 10 euro; ragazzi fino a 18 anni 5 euro – per prenotazioni: Santarcangelo dei Teatri, via Costa 28 – tel. 0541/626.185 – info www.teatropatalo.it).
Gli appuntamenti in programma questa settimana alla Baldini termineranno sabato 3 dicembre alle ore 17 con Francesco Maria Galassi dell’Università di Zurigo che relazionerà su “Le malattie dei grandi del passato e le frontiere della paleopatologia”. Nel corso dell’incontro, Francesco Maria Galassi (ricercatore presso l’Istituto per la Medicina Evolutiva dell’Università di Zurigo) spiegherà ai presenti in cosa consiste la branca di ricerca accademica che va sotto il nome di paleopatologia, prendendo spunto dalle innovative ricerche da lui condotte relativamente alle malattie di cui hanno sofferto – e in alcuni casi per le quali sono morti – alcuni fra i grandi personaggi del passato, tra cui Giulio Cesare, Alarico, Dante Alighieri e Boccaccio.
“Lungo un nastro di sfoglia” – Terra di frammentazioni storiche e istituzionali, ma anche di cooperazioni e collegamenti tra genti diverse, l’Emilia-Romagna è unita da alcuni tratti comunitari, tra cui spicca il gusto per la gastronomia: anch’essa, come il Po e la via Emilia, trascorre lungo tutta la regione, come quel “nastro” disteso da Piacenza a Rimini in tutte le cucine, nato dall’impasto di farina ed uova e spianato fino a farlo divenire una sfoglia più o meno sottile. “Lungo un nastro di sfoglia”, il libro dello storico Angelo Varni, presidente dell’Istituto regionale per i beni culturali, percorre questo nastro da un capo all’altro, esplorando il mondo della pasta ripiena, ora di carni, ora di formaggi: una pasta dai nomi e dalle fogge diverse, ma ovunque immersa in brodi fumanti, espressione concentrata dei prodotti provenienti dai campi, dalle aie, dagli orti, dai pollai, dalle stalle. Lontano da ogni sistematicità turistica o dalla prescrittività dei ricettari, il racconto nasce, di volta in volta, da spezzoni di ricordi, da letture intraprese, da scenari intravvisti, da visite inattese, intrecciando profumi e sapori, assorbiti in cucine animate da sapienti massaie o in trattorie affidate alle esperienze di cuochi provetti. Suddiviso in dodici capitoli – Dell’identità e del ripieno; Della vena e delle erbe; Delle pagine e delle sfoglie; Delle fiere e del vino; Del porto e delle vele; Dell’Oriente e dell’anguilla; Dei pellegrini e delle carni; Del brodo e del fiume; Dei cappelli e delle acque; Dell’argine e della zucca; Dell’ombelico e del tortellino; Della vigilia e della guerra – il volumetto è completato da un elenco di siti web appetibili.
Angelo Varni
Si è laureato in Scienze Politiche. È stato ordinario di Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna. È esperto di storia della società italiana fra ‘800 e ‘900 ed è autore di vari volumi, nonché di numerosissimi contributi e ricerche che, soprattutto negli ultimi anni, si sono sempre più rivolti all’analisi delle strutture economico-sociali operanti nella realtà italiana. È stato Direttore del dipartimento di discipline storiche dell’Università di Bologna dal 1988 al 1997; Pro-Rettore dell’Università degli Studi di Bologna dal 2 gennaio 1996 al 31 ottobre 2000. Nell’estate 2014 è stato riconfermato alla guida dell’Istituto dei Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, incarico che ricopre tutt’ora.
Francesco Maria Galassi, E’ paleopatologo presso l’Istituto per la Medicina Evolutiva dell’Università di Zurigo (Svizzera), dove ricopre il ruolo di Assistente e Principal Investigator del progetto Paleopatologia Italiana. Si è laureato presso l’Università di Bologna e ha collezionato esperienze di ricerca presso l’Università di Oxford e presso l’Imperial College di Londra (Regno Unito), sviluppando precocemente un profondo interesse per la storia medica e l’antichità delle patologie. Accanto allo studio dei resti osteologici e delle mummie, il dott. Galassi è uno specialista dell’analisi filologico-clinica di testi antichi al fine di individuare la presentazione storica e l’evoluzione delle malattie nel corso della storia. A seguito del suo importante studio del 2015 in cui, assieme al collega Hutan Ashrafian, ha rivalutato la natura della malattia di Giulio Cesare mettendo in dubbio la diagnosi tradizionalmente accettata di epilessia, si è impegnato ad ampliare questo campo di ricerca trasformandola in un vero e proprio ramo della paleopatologia, cui è stato poi attribuito il nome di il nome di paleo-patografia. Fermamente convinto della necessità di un approccio archeologico e filologico alle condizioni mediche del passato, al fine di influenzare positivamente l’attuale ricerca clinica e annoverando tra le sue famose diagnosi retrospettive Dante Alighieri e Alarico I, il dottor Galassi, in collaborazione con colleghi americani e italiani, ha recentemente lanciato il Programma di Paleopatologia Giovanni Boccaccio che mira principalmente a indagare la causa della morte del grande poeta medievale. A soli 27 anni, Francesco Galassi è autore di oltre 30 lavori scientifici su riviste internazionali, tra cui il libro di recente pubblicazione Julius Caesar’s Disease: a New Diagnosis, ed è uno dei più giovani paleopatologi al mondo e già un esperto nel campo della paleomedicina. Gli studi di Francesco hanno ricevuto attenzione a livello globale in giornali quali Forbes Magazine, The Guardian, The Telegraph e regolarmente figura sulla stampa e partecipa a programmi radiotelevisivi come commentatore di studi storico-medici e di paleopatologia. Collabora alle riviste Archeo e Medioevo. Il 19 dicembre dello scorso anno, il Comune di Santarcangelo lo ha insignito della “Menzione Speciale” per meriti scientifici.