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“Ciao Teo”: il 28 dicembre Rimini ricorda De Luigi nel giorno del suo compleanno

Si terrà il prossimo mercoledì 28 dicembre, nel giorno del suo compleanno, la manifestazione a ricordo di Teo De Luigi, che ci ha lasciato lo scorso 16 ottobre.

Al Teatro degli Atti, dalle 16.30 si susseguiranno le proiezioni di 3 filmati, “Wolfango, una lunga fedeltà”, “PTSD, piaga di guerra”, “Viaggio ne mito: Fausto Coppi”. Alle 21, invece, la proiezione del suo ultimo lavoro, dedicato al CEIS, “Lo spazio che vive”. A ricordarlo i figli Enrico e Nicola e la compagna Caterina Marsaglia, con intervento degli amici Francesco Cavalli, Romano Filanti, Cristina Gambini, Gianfranco Moro Gori, Monica Maioli e Edda Valentini. Porteranno il loro saluto. Il Sindaco della città Jamil. Sadegholvaad, il Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna e  l’Onorevole Andrea Gnassi.

Tutto ciò mentre giunge notizia che “Lo spazio che vive”, per la regia di Teo De Luigi, prodotto da Gruppo Icaro, Ceis e Fondazione Margherita Zoebeli vince il SIFF – Switzerland International Film Festival per la categoria miglior documentario. Tra i premiati della sezione anche “I AM WHO I AM” di Silvia Dittli, “The Trace of Gesture” di Camila Vinhas Itavo e “Dawn to Dusk” di Therry Rudin.

Scritto e prodotto tra il 2021 e il 2022 il documentario “Lo spazio che vive”, dedicato ai 75 anni del Ceis, è una produzione realizzata tra Italia e Svizzera con interviste a personaggi del mondo della cultura, insegnanti e operatori che hanno conosciuto e vissuto al fianco di Margherita Zoebeli, la fondatrice, e con la partecipazione dei bambini e degli adulti che quotidianamente vivono e operano nel “villaggio”.

Teo De Luigi aveva conosciuto e collaborato con Margherita Zoebeli. “Questo documentario” – dichiarava – è un omaggio alla mia città e al Ceis, prezioso come i grandi monumenti riminesi, di valore internazionale. Questo luogo è uno “spazio che vive”, si modifica e cambia continuamente e che definirei un tempio sociale”.

“Questo riconoscimento arriva, dopo essere stato selezionato anche per l’Helsinki Education Film Festival International,, a circa due mesi dalla scomparsa del regista Teo De Luigi e a lui è dedicata questa vittoria”, ricorda Francesco Cavalli, direttore di produzione del film per Gruppo Icaro.

“Lo spazio che vive” è stato l’ultimo lavoro di Teo De Luigi, tornato nella sua Rimini per raccontare, con il suo spirito indagatore, i legami profondi e inscindibili tra il Ceis e la città. Un’analisi che ripercorre le tappe della fondazione del Centro Educativo Italo Svizzero capace di attraversare epoche guardando al futuro. Era il film che aveva desiderato fare da sempre. Un luogo che amava profondamente perchè in grado di esprimere e di regalare ai bambini, momenti di quotidiana poesia.

Il documentario è stato realizzato con il supporto dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno di Riviera Banca, con un importante contributo, Focchi e Nuova Ricerca e poi Gruppo Maggioli, Società Italiana Gas Liquidi, SGR, Fondazione Carim. Si ricordano la preziosa collaborazione con Comune, Cineteca e Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini, Fondazione Cineteca di Bologna.

Per ogni altra informazione: http://www.lospaziochevive.it

Teo De Luigi e Marco Colonna

Teo era autore e regista. Nato nel 1939, da tempo si era trasferito nel piccolo paese di Calice Ligure.

Prima ancora, per lavoro, a Roma, dove ha lavorato per trent’anni nella TV pubblica italiana e prodotto in proprio documentari e reportage che hanno il loro filo conduttore nel tentativo di coniugare fatti, storie, racconti, nella società e nella Storia.

Tra il 1987 e il 1999 è stato collaboratore alle trasmissioni di maggior successo di Sergio Zavoli realizzate per Rai Uno, tra cui “Viaggio intorno all’uomo” (1987) e “La notte della Repubblica”.

Nel 1988 ha vinto il Premio Guidarello (Ravenna Cultura) per la sezione giornalismo radio televisivo con “Memorie d’amore” prodotto per Rai Tre.

Dal 1999 al 2004 è stato direttore artistico di Stream e Sky, realizzando numerosi documentari per raccontare la società attraverso lo sport.

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