Cia-Agricoltori italiani Romagna esprime profonda delusione per l’esclusione della Romagna dal decreto emergenze relative alle gelate di gennaio e febbraio del 2018 e forte preoccupazione per il possibile aumento dell’Iva paventato dal Governo.
Decreto Emergenze
Cia-Agricoltori italiani ha presentato un emendamento al decreto emergenze che potesse inserire le gelate di inizio 2018 avvenute in Romagna e nell’imolese, ma questo non è passato. Dopodiché, Cia ha presentato ricorso, ma non è stato accolto.
“Verrebbero stanziati oltre 100 milioni di euro per il maltempo della Puglia e zero per la Romagna – spiega Danilo Misirocchi, presidente di Cia Romagna – inoltre, la nostra regione ha già delimitato le aree colpite, cosa che non è stata ancora fatta in Puglia. Cia-Agricoltori Italiani ha presentato ricorso, affinché la maggioranza di governo inserisse anche la Romagna tra le aree colpite dalla calamità del 2018, esattamente al pari della Puglia. Anche questo non è stato accolto. Non possiamo pensare che per i partiti di maggioranza al governo del paese esistano territori di serie A ed altri territori non risarcibili di serie B”.
Def e Iva
“Il possibile aumento dell’Iva nel 2020, preannunciato dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, preoccupa non poco anche Cia – Cia-Agricoltori Italiani Romagna. Il settore agricolo è già penalizzato nella catena della formazione dei prezzi, dove il forte divario fra quelli alla produzione e quelli al consumo si amplia sempre di più. L’incremento dell’Iva è un altro macigno sull’agricoltura – afferma il presidente di Cia Romagna Misirocchi – e farà crescere la depressione della domanda interna di consumi”.