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ECCO CHI SONO I NOSTRI TURISTI

Quando si tratta di turismo si parla sempre di arrivi e di presenze, cioè di dati quantitativi, per altro difficili da censire in modo certo, dai cui i balletti e le guerre di cifre anche sugli zero virgola. Più di rado si guarda a indicatori qualitativi.

Da sempre gli esperti ritengono il turismo un settore economico che come tale dovrebbe essere trattato. Ma i comparti industriali hanno dati di produzione certi.  Ad esempio si conoscono le auto prodotte, quelle vendute, i costi, i ricavi, la manodopera, le materie prime e i fatturati. Nel turismo è tutto molto più complicato, aleatorio. Quindi i dati non servono per impostare politiche, correggere errori, aggredire nuovi mercati. Bastano quelli numerici per far dire all’amministratore di turno “come sono bravo”. Ed allora i dati hanno l’obbligo di essere sempre positivi, gli eventi debbono fare sempre numeri stratosferici, fino al punto di dichiarare presenze di molto superiori alle capienze dei luoghi dove si svolgono.

Oggi vogliamo provare noi a dare anche qualche dato qualitativo.  E’ una elaborazione di Chiamamicitta.it sulla base dei dati del sistema statistico nazionale.

Iniziamo dal dato più semplice. Più maschi o più femmine?. Da noi sono in prevalenza maschi. 

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Le fasce di età ci danno già alcune indicazioni più interessanti. In primo luogo, i ragazzi dai 13 ai 24 anni risultano essere le fasce più marginali. Segno evidente che oggi non siamo in testa alle preferenze dei giovani che vanno in vacanza.  Infatti, mentre i ragazzi fino a 12 anni sono circa il 12% di tutti i nostri ospiti, la fascia successiva 13-17 anni si precipita sotto il 6%. E siccome i giovanissimi di questa età spesso influenzano la scelta della famiglia per la vacanza, sorge il legittimo timore che indirizzino anche i genitori verso altri lidi.

La fascia di età più consistente è quella dai 35 – 54 anni che copre oltre il 38% di tutti i nostri ospiti.  La fascia di età dai 55 a oltre 65 anni vale il 20%. Insomma, la fotografia ben nota di un turismo maturo, fidelizzato negli anni, ma poco attraente per le nuove generazioni.

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Ma per quale motivo i turisti scelgono la nostra riviera per fare la vacanza? La motivazione mare e spiaggia (balneare) supera l’80%. C’è poco da commentare. Se non che a livello nazionale la motivazione principale delle vacanze in Italia rimangono le città d’arte (32%) e al secondo posto si colloca il balneare con il 30%. Sulla nostra costa la motivazione era e rimane quasi esclusivamente il mareAl secondo posto con circa il 5% si piazza il turismo business (fiere, congressi, affari). Il resto a scalare, ma sono briciole. O meglio, nicchie, alcune delle quali anche interessanti. Con qualche curiosa sorpresa.

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Con chi vengono in vacanza i nostri ospiti? Circa il 60% con la famiglia. I nostri luoghi si confermano adatti alle famiglie con bambini piccoli; non però adolescenti come abbiamo già visto.  Il 21% arriva in gruppo: vacanze collettive, turismo sociale. E circa un altro 20% arriva da solo.

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Con quali mezzi di trasporto arrivano? Con l’auto. C’erano dubbi?

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Ovviamente sarebbe interessante continuare ad indagare a fondo anche su altri aspetti della nostra offerta turistica. E’ quello che cercheremo di fare in futuro.

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