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Charlie Chaplin vs Buster Keaton, lunedì, al Supercinema di Santarcangelo

Meglio la felicità possibile di Chaplin o il cinema impossibile di Buster Keaton? E’ la domanda cui invita a rispondere l’iniziativa della Cineteca di Bologna – Il Cinema Ritrovato, portando in sala un doppio programma con i capolavori The Kid – Il monello di Charlie Chaplin (USA/1921, 60 min) e Sherlock Jr. – La palla n.° 13 (USA/1925, 45 min) di Buster Keaton. Da un lato il film in cui Chaplin, per la prima volta, fece ridere e piangere gli spettatori di tutto il mondo, mescolando farsa e poesia, melodramma e comicità, e raccontando la condizione umana e i suoi sentimenti più profondi attraverso la storia di un bambino abbandonato e di una famiglia reinventata. Dall’altro, uno dei film più incredibili di Keaton, nel quale il comico dall’espressione impassibile è un proiezionista aspirante detective che sogna di entrare e uscire dallo schermo cinematografico in un susseguirsi di gag surreali e irresistibili.

Un dialogo muto tra due giganti della cinematografia mondiale in programma lunedì 16 gennaio (ore 21.15) nella sala Wenders del Supercinema di Santarcangelo, che riprende così, con il nuovo anno, la programmazione dei grandi classici restaurati dalla Cineteca di Bologna dopo la pausa delle festività natalizie.

Il monello

Tra le tante transizioni e trasformazioni che segnarono la carriera di Charlie Chaplin, nessuna fu importante quanto quella che coincise con la realizzazione del Monello. Nel 1914, durante il periodo trascorso ai Keystone Studios di Mack Sennett, Chaplin aveva già cominciato a dirigere se stesso. In pochi anni la durata dei suoi film passò da trenta minuti scarsi a un’ora abbondante. Il monello, uscito nel 1921, era il suo film più lungo. Vita da cani e Charlot soldato, entrambi del 1918, avevano già superato la forma breve dei cortometraggi precedenti, ma Il monello fu il primo vero lungometraggio.

Sherlock Jr

Sherlock Jr. segna l’inizio di un acceso dibattito, che continua ancora oggi, sul carattere surrealista dei film di Buster Keaton, al quale hanno preso parte registi, filosofi e drammaturghi. Nel 1924, anno di uscita del film, René Clair scrisse che per il “pubblico surrealista” Sherlock Jr. rappresentava un modello paragonabile a ciò che per il teatro aveva rappresentato Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello.

Dopo il lungo lavoro dedicato a Charles Chaplin, ora Buster Keaton e la sua intera opera cinematografica sono al centro di un pluriennale progetto di restauro da parte della Cineteca di Bologna e del suo laboratorio L’Immagine Ritrovata (in collaborazione con Cohen Film Collection). Un lungo lavoro che restituirà al pubblico di tutto il mondo le scorribande “a rotta di collo” di un protagonista assoluto dell’epoca d’oro del cinema muto.

 

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