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Cesenatico, “Pestato e insultato dal branco perchè sono gay”. Il racconto della vittima

Pestato e insultato dal branco per la propria omosessualità con epiteti indicibili e una raffica di pugni al volto così violenti da provocargli la rottura del setto nasale e dolori continui alla testa.

Un pestaggio in piena regola andato in scena dieci giorni fa all’Nrg di Cesenatico durate la festa “gay friendly” “Tunga”, una delle più rinomate della Riviera. La vittima è Diego (nome di fantasia), ventinovenne originario della Provincia di Rimini. La sera dell’aggressione – era sabato 1 febbraio – all’Nrg di Cesenatico, stava festeggiando il suo compleanno.

Ma la festa si è presto trasformata in un incubo ad opera di otto giovani, tra cui una ragazza. Ieri, Diego, assistito dal suo avvocato Christian Guidi ha sporto una denuncia contro ignoti alla Procura di Forlì. L’ipotesi di reato è quella di lesioni personali gravissime aggravate dall’odio razziale. Sette i giovani che fanno parte del branco responsabile dell’aggressione.

Due dei componenti sono stati identificati dalla vittima grazie alle immagini scandagliate dal fotografo della serata.

IL RACCONTO

Nella mattinata di oggi durante una conferenza stampa organizzata alla Sala del Buonarrivo della Provincia di Rimini il ventinovenne ha arricchito i racconto con alcuni dettagli. “Eravamo seduti a un tavolo per festeggiare il mio compleanno, con alcuni amici. A un certo punto mi sono alzato poco vicino alla pista sono stato accerchiato e pestato da sette ragazzi che mi hanno insultato per la mia omosessualità. Con parole indicibili”.

Una ragazza – una transessuale che per altro poco prima era stata strattonata e aggredita – dopo aver visto la scena, ha salvato Diego dal branco. “Poteva finire peggio, molto peggio. Se non ci fosse stata lei, avrebbero di sicuro infierito”. Poco dopo la vittima è stata portata all’esterno del locale da uno dei buttafuori. E dopo pochi minuti riaccompagnato dentro per cercare di identificare gli aggressori.

Una volta tornati all’interno il ventinovenne ha riconosciuto i ragazzi del branco. A mettersi in mezzo, però, secondo il racconto del ragazzo è stato un altro buttafuori. “Mi ha detto che non potevano essere stati loro. Questi ragazzi sono conosciuti per essere particolarmente violenti, specie quando sono in gruppo. Quella sera erano li per festeggiare il compleanno dell’unica ragazza che gira con loro”.

A un certo punto, sul posto arrivano anche i Carabinieri . Che avrebbero interrogato informalmente il giovane indicato da Diego. “Poi, quando sono ripartito con l’ambulanza sono usciti anche gli altri. Non so se i Carabinieri sono riusciti a interrogarli. Ora sarà fondamentale capire se le telecamere del locale possano aver ripreso la scena dell’aggressione e i componenti del branco”.

Subito dopo la corsa in Ospedale e quindi il trasferimento al Bufalini. Qui Diego è stato ricoverato d’urgenza e operato al setto nasale. “Per dieci giorni ho fatto fatica a respirare, ho convissuto con forti dolori alla testa e a un dente che ancora deve essere curato”.

Alla conferenza di oggi ha partecipato anche il Presidente di Arcigay Rimini Marco Tonti. “Questo fatto ci ricorda come l’omofobia sia più che una minaccia. Serve una legge quanto prima contro il reato di Omofobia. Il deputato dem Alessandro Zan che ne è relatore, oltre a esprimere vicinanza alla vittima ci ha assicurato che l’impegno per procedere è massimo”.

Anche Giulia Corazzi consigliera provinciale a capo della commissione pari opportunità ha garantito il sostegno dell’ente. “La vicinanza della Provincia al ragazzo è massima. Con Arcigay c’è un rapporto i collaborazione proattivo che sicuramente proseguiremo nel tempo”.

 

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