Venerdì 14 ottobre alle ore 11 presso il Centro Sociale di Dogana (P.zza M. Tini 7, Castello di Serravalle, San Marino) si terrà l’inaugurazione della sala intestata a Cesare Padovani, scrittore e storico tra i protagonisti di una irripetibile stagione artistica e intellettuale della città di Rimini e San Marino.
Scrittore e storico, veneto di nascita e riminese di adozione, Padovani ha infatti per anni collaborato con il Centro Sociale di Dogana, organizzando iniziative culturali, letterarie, attivandosi in prima persona per promuovere la cultura nel territorio in cui viveva. Mai banale, credeva nello spirito critico e nella capacità dello sguardo di andare oltre alla superficie delle cose. Si è spento il 18 ottobre 2014, all’età di 75 anni.
Alla presenza del Segretario di Stato alla Cultura Giuseppe Maria Morganti, del direttore degli Istituti Culturali di San Marino Paolo Rondelli, dell’assessore alla cultura di Rimini, Massimo Pulini, del Capitano di Castello di Serravalle Vittorio Brigliadori, della moglie di Padovani, Maria Giovanna Milani, degli amici e collaboratori Fausta Morganti ed Ennio Grassi, che terranno un breve intervento commemorativo, verrà apposta la targa con il nome di Cesare Padovani, a memoria di questa importante figura di intellettuale a tutto tondo.
L’iniziativa, sostenuta dall’Associazione “Don Chisciotte”, è stata accolta all’unanimità dalla Giunta di Castello di Serravalle ritenendo doveroso e giusto un tributo alla memoria di chi ha contribuito in modo costante e attivo alla crescita culturale del territorio sammarinese e non solo.
In questa occasione, il rappresentante della suddetta associazione, Loris Falconi, presenterà anche il ciclo di conferenze dal titolo “Riprendiamoci la Sovranità”, sul sempre più attuale tema della Sovranità in tutte le sue accezioni, che avrà inizio il 21 ottobre presso il Centro Sociale di Dogana, proprio all’interno della Sala “Cesare Padovani”.
PROGRAMMA
– Venerdì 21 Ottobre, ore 21.00: Claudio BPROGRAMMA
– Venerdì 21 Ottobre, ore 21.00: Claudio Borghi – Identità e Sovranità
– Venerdì 28 Ottobre, ore 21.00: Alberto Bagnai – Economia e Sovranità
– Giovedì 3 Novembre, ore 21.00: Paolo Borgognone – Globalizzazione e Sovranità
– Lunedì 7 Novembre, ore 21.00: Ugo Boghetta e Giorgio Cremaschi – Politica e Sovranitàorghi – Identità e Sovranità
– Venerdì 28 Ottobre, ore 21.00: Alberto Bagnai – Economia e Sovranità
– Giovedì 3 Novembre, ore 21.00: Paolo Borgognone – Globalizzazione e Sovranità
– Lunedì 7 Novembre, ore 21.00: Ugo Boghetta e Giorgio Cremaschi – Politica e Sovranità
BIOGRAFIA CESARE PADOVANI
Cesare Padovani è nato a Nogara, Verona, nel 1938, ed è morto a Rimini il 18 ottobre 2014. Si è trasferito a Rimini dal 1967. Laureatosi in Lettere e Filosofia a Bologna, presso la Cattedra di Anceschi, con una tesi sulla poetica di Pier Paolo Pasolini, è stato insegnante di lettere nelle scuole superiori. Ha ottenuto un incarico all’Università di Urbino (’71/’73) per Sociologia del Linguaggio e nel biennio ’78/’80 è stato assistente alla Facoltà di Psicologia all’Università di Padova. Relatore di conferenze e seminari, autore di saggi in riviste specialistiche, ha pubblicato numerose opere, tra cui La speranza handicappata (Guaraldi, 1974), Handicap e sesso: omissis (Bertani, 1978), Lo psicologo scalzo, con Giovanni Jervis, Ivano Spano (CLEUP, 1979), Facce di marmo, con Giovanna Milani (Aiep 2001), A partire da Ippocrate, dizionario minimo sull’arte del medico (Aiep 2002), Paflasmòs, il battito del mare Egeo (Diabasis 2010), Autobiograffiata (2011, riedizione del catalogo della sua personale presso la Galleria dell’Immagine del Comune di Rimini nel 1983).
Tra il 1987 e il 1999, è stato fondatore e direttore di Scarabeo, rivista di cultura ambientale della Provincia di Rimini, dove sono stati interpretati i principali miti relativi allo Sguardo, appunto quella prospettiva del vedere che aiuta a saper osservare mentre si viaggia. Importante fu anche l’amicizia con Pier Paolo Pasolini, col quale Padovani tenne, fra il 1953 e il 1965, un intenso scambio epistolare.
Cesare Padovani è stato anche fra i fondatori di Chiamami Città, con cui ha collaborato per molti anni.